«In Europa nuovi muri, sostenere l’incontro»
Commemorazione dei caduti, l’appello di Andreatta. Centrodestra, solo Bisesti presente
TRENTO Qualche decina di persone tra cui spiccano diverse penne da alpino, l’alzabandiera, l’inno nazionale, la tromba che suona il riposo militare. Si è svolta ieri in occasione della solennità di Ognissanti la tradizionale commemorazione dei caduti di tutte le guerre alla presenza del sindaco Andreatta e dell’uscente presidente del consiglio comunale Lucia Coppola. Una cerimonia breve ed essenziale, con la deposizione delle corone commemorative presso le lapidi a Palazzo Thun e presso il monumento ai caduti di piazza della Portela. Due momenti di riflessione per ricordare in via Belenzani tutti i soldati caduti nelle due guerre mondiali e nella piazza sotto Torre Vanga per riportare alla memoria l’antico rione popolare della Portéla di Trento, spazzato via da un bombardamento alleato.
«È giusto celebrare la memoria — ha commentato il sindaco Andreatta — soprattutto quando questo significa ricordare i caduti di tutti le guerre. L’Italia ripudia la guerra — ha continuato ancora il primo cittadino citando la Costituzione — e per questo chiunque deve sentirsi impegnato in ogni momento non solo a difendere la patria e rifiutare l’offesa, ma anche a difendere e sostenere l’inconquesti tro e la comunità. Oggi in Europa si alzano nuovi muri, e questo deve stimolare ulteriormente l’impegno di tutti».
Il pensiero, soprattutto in giorni che seguono l’emergenza, va poi a chi si impegna a costruire la pace in abiti civili. «Non solo i capi di governo e chi porta responsabilità pubblica sono responsabili della costruzione della pace, ma anche le tante persone che sono impegnate per gli altri, in questi giorni primi fra tutti i vigili del fuoco, sia il corpo permanente che tutti i volontari. A questi si aggiungono tutti coloro che sono attivi nel volontariato culturale, sociale, sportivo, in tanti ambiti e modi diversi: a loro va il nostro ringraziamento».
Tra i presenti alla cerimonia anche Mirko Bisesti, unico esponente del centrodestra trentino: «Non è la prima volta che prendo parte a questa commemorazione».