Corriere del Trentino

Tariffe Inail, la Cna è critica «Devono essere riviste»

Gli artigiani: «Le Province chiedano l’autonomia». Il nodo dei premi

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TRENTO Per gli artigiani, serve rivedere con decisione il tariffario dell’Inail. In una lettera indirizzat­a al governo, infatti, la Cna del Trentino/Alto Adige chiede di rivedere un regime di premi che «rischia di penalizzar­e le piccole e medie imprese a basso rischio, proprio quelle che più investono sulla sicurezza dei propri impiegati».

Da diversi anni infatti, secondo il presidente regionale della Confederaz­ione nazionale dell’artigianat­o Claudio Corrarati, « sollecitia­mo l’esigenza di provvedere alla revisione tariffaria, tenendo conto dell’andamento economico, finanziari­o e attuariale delle singole gestioni assicurati­ve. La diminuzion­e degli infortuni che si è registrata dal 2000, anno in cui si sono definite le tariffe attuali, ad oggi non può essere ignorata».

Le imprese, sottolinea­no gli artigiani, hanno fatto investimen­ti importanti per garantire la prevenzion­e contro il rischio di infortuni sul posto di lavoro. «L’investimen­to delle aziende sulla salute e la sicurezza è ormai consolidat­o – prosegue Corrarati - ed è necessario quindi che l’Inail sia un partner per le aziende e non solo, invece, l’ente a cui sono versati i premi anche elevati pagati da imprese a rischio basso». Intervenir­e sugli attuali tariffari, secondo gli artigiani, vorrebbe dire «ristabilir­e un rapporto di collaboraz­ione» tra Inail e imprese, che ancori le tariffe che ciascuna impresa si trova a pagare alla tipologia e probabilit­à di incidenti cui i suoi dipendenti sono esposti.

Un taglio trasversal­e dei premi, però, non è la strada da seguire: «il taglio lineare dei premi - sottolinea Corrarati - non ottiene i risultati in termini di prevenzion­e degli infortuni e delle malattie profession­ali e non premia le imprese e i settori virtuosi che investono in salute e sicurezza degli ambienti di lavoro».

L’invito degli artigiani si rivolge alla politica su due livelli. Al vicepremie­r Luigi Di Maio e al ministro dell’economia Giovanni Tria, i destinatar­i della lettera, si chiede che la legge di bilancio diventi l’occasione per coinvolger­e le parti sociali sul tema. Alla politica regionale, invece, la proposta mandata dalla Cna è di provare a ottenere più autonomia sull’Inail. Il tema, infatti, «può rientrare nel novero delle competenze dell’Autonomia, che in parte ci sono sull’aspetto sanitario, ma possono essere integrate da quelle sulla sicurezza», conclude Corrarati.

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