Corriere del Trentino

Dedica allo zio sindaco negli anni della Guerra

Cesare Malfatti presenta «La storia è adesso»

- di Fabio Nappi

Il nuovo disco di Cesare Malfatti affonda le sue radici a Rovereto e proprio nella città della quercia verrà presentato in anteprima il 9 novembre nel Foyer del Mart (ore 21). «La storia è adesso» è il titolo dell’album del cantautore milanese, in uscita il 12 dicembre per l’etichetta bolzanina Riff Records con distribuzi­one Goodfellas.

«La storia è adesso» è liberament­e ispirato a Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto negli anni precedenti alla Grande Guerra e durante il delicato passaggio del Trentino dal territorio austriaco a quello italiano – dichiara l’artista sul suo profilo Facebook -.La biografia

Le idee politiche

Valeriano, anche da deputato trentino, fu un forte sostenitor­e della soluzione pacifica fra Italia e Austria

di Valeriano, che è stato anche internato nel campo di prigionia di Katzenau, è diventata infatti il punto di partenza per sviluppare un ragionamen­to che va a individuar­e numerose similitudi­ni con l’odierna situazione sociale».

Quindici nuovi brani che prendono le mosse dalla figura di Valeriano Malfatti, podestà di Rovereto per quarant’anni (dal 1880 al 1920) e deputato trentino al Parlamento dell’Impero asburgico a Vienna.

Malfatti fu convinto sostenitor­e di una soluzione pacifica tra Italia e Austria: «Neutralità, autonomia di Trieste, annessione del Trentino e Friuli austriaco e di qualche isola dell’Adriatico» era in sintesi il suo pensiero.

I fatti andarono però diversamen­te e, dopo l’entrata in guerra dell’Italia, Valeriano fu protagonis­ta di un momento tragico della storia del Trentino e in particolar­e della sua città: Rovereto fu totalmente evacuata per la sua prossimità al fronte italiano. Si adoperò per preservarl­a dalla distruzion­e e dal saccheggio e per questo fu accusato di irredentis­mo e infine internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu rieletto sindaco di Rovereto e poi senatore del Regno d’Italia.

Cesare Malfatti, raffinato musicista noto a livello nazionale per i suoi trascorsi in band come La Crus e Amor Fou ( e vanta collaboraz­ioni con band come gli Afterhours), è un discendent­e di Valeriano. La passione per questa storia lo ha spinto a frugare tra archivi personali e istituzion­ali, stimolato anche dal discografi­co bolzanino Paolo Izzo che con la sua Riff Records ha pubblicato il suo ultimo album solista «Canzoni perse» (2017).

La biografia di Valeriano è diventata così lo spunto per affrontare temi quali il confine, la guerra e la pace, la prigionia, l’impegno politico e sociale, il cambiament­o: temi senza tempo che presentano numerose similitudi­ni con la situazione sociale odierna.

Per gli arrangiame­nti musicali, Cesare Malfatti ha avu- to l’opportunit­à di registrare le Macchine Intonarumo­ri, inventate nel 1903 dal futurista Luigi Russolo: i suoni campionati da tali registrazi­oni sono diventati l’anima struttural­e dei quindici brani di «La storia è adesso».

Per quanto riguarda i testi delle canzoni, come per il suo «Una Città Esposta» (2015), si è affidato a un

Caduta e rielezione Dopo il saccheggio di Rovereto, fu accusato di irredentis­mo. Ma alla fine della Guerra fu rieletto sindaco

gruppo di autori riconosciu­ti tra cui spiccano Alessandro Cremonesi, Luca Gemma, Antonio Di Martino, Alessandro Grazian, Giulio Casale, Marina Petrillo, Luca Lezziero, Gianluca Massaroni, Fabrizio Coppola e Luca Morino.

Per l’uscita ufficiale dell’album bisognerà aspettare il 12 dicembre, seconda prestigios­a uscita consecutiv­a per la Riff Records che dopo «Canzoni perse» consolida il connubio con Malfatti.

«Potrete sentirlo in anteprima il 9 Novembre al Mart di Rovereto nel Foyer del Museo – annuncia Malfatti su facebook - con le Macchine Intonarumo­ri, inventate dal futurista Russolo ed utilizzate proprio nel corso della registrazi­one dei 15 brani che compongono questo disco».

Un’occasione davvero unica per vedere dal vivo il funzioname­nto delle Macchine Intonarumo­ri, utilizzate per questo originale progetto musicale, mostrando così il trattament­o dei loro suoni utilizzato per l’arrangiame­nto delle canzoni.

L’evento si inserisce nell’ambito delle iniziative per il centenario della fine della Grande Guerra, promosse dalla Comunità della Vallagarin­a con Provincia autonoma di Trento, Museo Storico Italiano della Guerra Onlus, Comune di Ala, Comune di Avio, Comune di Rovereto, Fondazione Museo storico del Trentino e Mart.

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Il podestà Valeriano Malfatti, podestà per 40 anni di Rovereto e parlamenta­re trentino dell’Impero asburgico Famoso Cesare Malfatti, ex componente dei La Crus, dedica il disco allo zio ex podestà di Rovereto fino al 1920
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