Degustazione, seminario e cena. Una giornata dedicata al vino Rebòro
Tre eventi per una giornata interamente dedicata a un vino. Un grande rosso espressione di un territorio, quello della Valle dei laghi, in Trentino. Si tratta del Rebòro, un progetto che ha accomunato i viticoltori di questa zona e che è prodotto con uve biologiche Rebo in purezza. Le uve vengono lasciate appassire fino a novembre sulle «arele», i graticci utilizzate per le uve Nosiola, alla base del Vino Santo. Il Rebòro viene poi affinato in botti di rovere per 36 mesi e matura in bottiglia per altri otto. Quattro sono le vendemmie già effettuate e i tempi sono maturi per una verticale che sarà proposta questa mattina alle 10.30 nell’azienda agricola Francesco Poli di Santa Massenza. Per l’occasione, sono stati invitati anche i produttori del Consorzio Vini di Valtellina che porterà in Trentiuno lo Sfursat «5 stelle» 2015, lo Sforzato «Vigneti di Spina» 2011 e lo Sfursat «Fruttaio Ca’ Rizzieri» 2002. Alla degustazione saranno presenti i produttori trentini e tre ospiti, l’enologo Casimiro Maule, il presidente del consorzio valtellinese Aldo Rainoldi e il produttore Pietro Bettini. Al termine, degustazione dei piatti dello chef Walter Miori. Per il Reboro saranno proposte le annate dal 2011 al 2014 delle cantine Pisoni, Francesco Poli e Giovanni Poli). Alle 17 l’appuntamento centrale della giornata a Palazzo Roccabruna, l’enoteca provinciale di Trento, dove si terrà il seminario «Il racconto del vino. Comunicazione, vino e territorio: dalla carta al web». Parteciperanno il caporedattore del Corriere della Sera Luciano Ferraro e il wine influencer Simone Roveda. Modera il giornalista Pietro Bertanza. Alle 20, ancora in Valle dei Laghi, nella cantina Pisoni di Pergolese, cena gourmet «Reboro con gusto» in cui saranno proposti piatti ad hoc abbinati al Reboro e al Vino Santo Trentino Doc, un’altra perla della Valle dei Laghi (costo 40 euro, prenotazione obbligatoria: reboro.trentino@gmail.co m).