Subito scintille con i 5 Stelle Nicolini: «Nessun accordo la poltrona non mi interessa»
BOLZANO «Le nostre possibilità di entrare in maggioranza sono infinitesimali, anche alla luce di questo ultimo incontro». Ride Diego Nicolini, unico eletto nel nuovo consiglio provinciale per il Movimento 5 stelle, all’uscita dalla mezzora precisa di consultazione al cospetto dei vertici Svp. Ride nonostante riferisca di un incontro tutt’altro che disteso. «Si è parlato di sanità, di A22, di mobilità e ci sono state visioni opposte su alcuni temi — spiega il consigliere pentastellato —. In particolare ci siamo scontrati sulla visione della società altoatesina che credo dovrebbe andare verso una maggiore integrazione tra i gruppi linguistici senza perpetrare sempre la differenza etnica tra italiano e tedesco. Questo un po’ ha innervosito il presidente Kompatscher perché gli ho fatto notare che la Svp è ancora un baluardo della divisione etnica e non dovrebbe esserlo. Ovviamente questo lo ha irritato molto, si vede forse che sentiva di avere qualche colpa anche lui».
Visto l’attrito, Nicolini ne ha approfittato per indossare la maglia dell’outsider autodichiarato. «Ho ribadito che non siamo disponibili a fare nessun accordo di governo e non siamo disposti a firmare un contratto in bianco o a entrare in giunta. Non ci interessano le poltrone, ci interessa dare un contributo perché si arrivi a soluzioni per i cittadini». E, con l’occasione, si toglie qualche sassolino: «Faremo una buona opposizione anche con altri e sarà molto forte se verranno fatte ancora scelte clientelari». Quindi una sua ipotesi di toto-giunta: «Prevedo Svp-Lega. È chiaro che questa coalizione potrà dare tanti mal di pancia, soprattutto sul lungo termine. Non credo che la soluzione potrà essere idilliaca, né per la Lega né, soprattutto, per la Svp».
Molto più distesi i colloqui intercorsi con gli altri partiti che, al pari del Cinque Stelle, difficilmente entreranno in giunta. A partire da l’Alto Adige nel cuore-Fratelli d’Italia uniti, rappresentato dall’unico eletto: Alessandro Urzì. «L’incontro è andato molto bene, ci siamo presentati come forza di governo di responsabilità — spiega —. Lavoreremo, se sarà data la possibilità, assumendoci delle responsabilità; altrimenti con una opposizione responsabile». Ma sulla giunta nessuna ipotesi, neppure scherzosa. «Io non gioco mai la schedina, figuriamoci se gioco sul futuro governo di questa Provincia».
Sorridenti anche Sven Knoll e Myriam Atz Tammerle, entrambi eletti per i SüdTiroler Freiheit. «Abbiamo parlato del futuro Consiglio, di come si potranno organizzare i lavori, stiamo a vedere come andranno le consultazioni con gli altri partiti. Negli ultimi anni eravamo all’ opposizione ma non abbiamo mai fatto opposizione radicale: abbiamo sempre guardato i singoli temi, se eravamo d’accordo abbiamo votato con l’Svp». Abbottonata Ulli Mair, affiancata dal secondo eletto per i Freiheitlichen, Andreas Leiter. Reber «Il nostro ruolo è molto chiaro: siamo opposizione e la facciamo. Ricorderemo sempre alla giunta quello che hanno detto prima delle elezioni, specie sulle tematiche sociali. Ma sui temi dell’autonomia saremo sempre partner della Svp».
Leiter Reber
Possiamo collaborare per la difesa della nostra autonomia
Urzì
Se ci sarà data una possibilità faremo la nostra parte