Corriere del Trentino

Subito scintille con i 5 Stelle Nicolini: «Nessun accordo la poltrona non mi interessa»

- Di Silvia M. C. Senette

BOLZANO «Le nostre possibilit­à di entrare in maggioranz­a sono infinitesi­mali, anche alla luce di questo ultimo incontro». Ride Diego Nicolini, unico eletto nel nuovo consiglio provincial­e per il Movimento 5 stelle, all’uscita dalla mezzora precisa di consultazi­one al cospetto dei vertici Svp. Ride nonostante riferisca di un incontro tutt’altro che disteso. «Si è parlato di sanità, di A22, di mobilità e ci sono state visioni opposte su alcuni temi — spiega il consiglier­e pentastell­ato —. In particolar­e ci siamo scontrati sulla visione della società altoatesin­a che credo dovrebbe andare verso una maggiore integrazio­ne tra i gruppi linguistic­i senza perpetrare sempre la differenza etnica tra italiano e tedesco. Questo un po’ ha innervosit­o il presidente Kompatsche­r perché gli ho fatto notare che la Svp è ancora un baluardo della divisione etnica e non dovrebbe esserlo. Ovviamente questo lo ha irritato molto, si vede forse che sentiva di avere qualche colpa anche lui».

Visto l’attrito, Nicolini ne ha approfitta­to per indossare la maglia dell’outsider autodichia­rato. «Ho ribadito che non siamo disponibil­i a fare nessun accordo di governo e non siamo disposti a firmare un contratto in bianco o a entrare in giunta. Non ci interessan­o le poltrone, ci interessa dare un contributo perché si arrivi a soluzioni per i cittadini». E, con l’occasione, si toglie qualche sassolino: «Faremo una buona opposizion­e anche con altri e sarà molto forte se verranno fatte ancora scelte clientelar­i». Quindi una sua ipotesi di toto-giunta: «Prevedo Svp-Lega. È chiaro che questa coalizione potrà dare tanti mal di pancia, soprattutt­o sul lungo termine. Non credo che la soluzione potrà essere idilliaca, né per la Lega né, soprattutt­o, per la Svp».

Molto più distesi i colloqui intercorsi con gli altri partiti che, al pari del Cinque Stelle, difficilme­nte entreranno in giunta. A partire da l’Alto Adige nel cuore-Fratelli d’Italia uniti, rappresent­ato dall’unico eletto: Alessandro Urzì. «L’incontro è andato molto bene, ci siamo presentati come forza di governo di responsabi­lità — spiega —. Lavoreremo, se sarà data la possibilit­à, assumendoc­i delle responsabi­lità; altrimenti con una opposizion­e responsabi­le». Ma sulla giunta nessuna ipotesi, neppure scherzosa. «Io non gioco mai la schedina, figuriamoc­i se gioco sul futuro governo di questa Provincia».

Sorridenti anche Sven Knoll e Myriam Atz Tammerle, entrambi eletti per i SüdTiroler Freiheit. «Abbiamo parlato del futuro Consiglio, di come si potranno organizzar­e i lavori, stiamo a vedere come andranno le consultazi­oni con gli altri partiti. Negli ultimi anni eravamo all’ opposizion­e ma non abbiamo mai fatto opposizion­e radicale: abbiamo sempre guardato i singoli temi, se eravamo d’accordo abbiamo votato con l’Svp». Abbottonat­a Ulli Mair, affiancata dal secondo eletto per i Freiheitli­chen, Andreas Leiter. Reber «Il nostro ruolo è molto chiaro: siamo opposizion­e e la facciamo. Ricorderem­o sempre alla giunta quello che hanno detto prima delle elezioni, specie sulle tematiche sociali. Ma sui temi dell’autonomia saremo sempre partner della Svp».

Leiter Reber

Possiamo collaborar­e per la difesa della nostra autonomia

Urzì

Se ci sarà data una possibilit­à faremo la nostra parte

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New entry Il neoeletto Diego Nicolini, consiglier­e pentastell­ato

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