INTERRAMENTO
Treni, basta sognare
Ho avuto modo in passato di intervenire sull’interramento della ferrovia nel tratto cittadino. Operazione suggestiva e decisamente risolutiva per i problemi legati alla rumorosità dei treni che quotidianamente giorno e notte disturbano centinaia di nostri concittadini che vivono in quel tratto di territorio.
Le piogge abbondanti di questi giorni e i danni che dobbiamo registrare consigliano però la massima prudenza. Gli allagamenti di aree come i parcheggi interrati alle Albere, dove da giorni non funzionano ascensori e luci condominiali dovrebbero farci riflettere prima di procedere a un’opera così impattante sul piano del movimento terra e quindi sullo scombussolamento della capacità di drenaggio dell’acqua ( siamo a pochi metri dall’alveo del fiume). Non ho conoscenze tecniche per portare dati, ma avendo trascorso gran parte della mia vita a Piedicastello ho vissuto più volte allagamenti, senza ricordare l’alluvione del 1966 che si mangiò mezza città e che l’unico collegamento che si salvò fu proprio la ferrovia. Immaginiamoci
allora se fosse stata interrata, con piazza Dante sotto due metri di acqua. Quello che invito a studiare e a fare, è di cercare di proteggere dai rumori dei treni gli abitanti che risiedono lungo i binari. Il rallentamento dei convogli, specialmente se merci, funziona(se le disposizioni in tal senso vengono applicate dai
macchinisti). Da Martignano dove ora abito noto l’aumento di rumore se la velocità dei treni è elevata.
Potrebbero essere adottate misure già sperimentate di binari che attutiscono gli attriti e quindi il rumore. Infine ove possibile inviterei a installare pannelli come quelli costruiti alla galleria autostradale di
Piedicastello all’imbocco nord. Imparando da altre esperienze nel mondo ci potranno essere sicuramente soluzioni che possono risolvere l’annoso e fastidiosissimo problema dei rumori dei treni. Invito inoltre a non rincorrere fantasie di certi progetti che vedono l’interramento della stazione o del
suo spostamento nell’area ex Sit. Finiamola di prenderci in giro con progetti faraonici e concretamente diamo soluzioni alle lamentele di chi chiede un minimo di qualità della vita.
Aldo Pompermaier, già assessore all’ambiente e mobilità del Comune di Trento