Concessione bloccata, lite Lega-Cinquestelle Fugatti: basta chiacchiere
Nicolini, Degasperi e Marini scrivono al ministro. Fugatti: basta scherzi, l’accordo va chiuso
BOLZANO Le trattative per il rinnovo della concessione autostradale si complicano sempre di più. I tre consiglieri regionali pentastellati infatti hanno scritto al ministero dei Trasporti Danilo Toninelli chiedendo di modificare radicalmente il contratto di concessione. Ovvero stralciando la terza corsia, i finanziamenti al tunnel del Brennero, escludendo comuni e camere di commercio dalla gestione e introducendo una sorta di elezione per i componenti del cda. «Sappiamo che sono proposte impegnative e rivoluzionarie ma solo così si potrà gestire bene un corridoio di grande rilievo economico e sociale mettendo fine alle logiche da manuale Cencelli utilizzate finora» scrivono Filippo Degasperi, Alex Marini e Diego Nicolini in una lettera aperta al ministro Toninelli.
Una presa di posizione che rende ancor più complesse le trattative sul rinnovo della concessione già arenatesi sui diritti di voto all’interno del comitato di sorveglianza. Il ministero pretende che il voto del presidente valga doppio in caso di parità ma il presidente della Regione Arno Kompatscher, rappresentante dei soci pubblici di Autobrennero, non vuole saperne di concedere allo stato un diritto di veto. La presa di posizione dei grillini rischia di far irrigidire ancor di più Toninelli che farà di tutto per evitare una rottura con la base locale, come avvenuto sulla Tap nel Salento. Le richieste «rivoluzionare» dei 5 stelle, che addirittura rispolverano la possibilità di una gara, però sono tante e difficili da esaudire. Lo stralcio del fondo ferrovia per il tunnel del Brennero significherebbe fermare la Tav e perdere tutti i finanziamenti europei creando pure un incidente con l’Austria. Lo stralcio della terza corsia farebbe infuriare il mondo economico. Complessa anche la ridefinizione dell’azionariato: Escludere Comuni e Camere di commercio dalla società di gestione implica un allungamento dei tempi dell’affidamento. «Così si avrebbe una società focalizzata sulla gestione, libera da appetiti politici» scrivono i pentastellati sicuri che «Toninelli sarà cogliere il senso di questa impostazione e farà il possibile per attuarla, conformemente ai principi cardine del Movimento 5 Stelle».
Sul ministro dei Trasporti però cresce anche il pressing leghista che invece ha obiettivi opposti. Kompatscher ha subito chiamato i colleghi Luca Zaia e Massimo Fedriga per farsi dare una mano a sbloccare la partita. Ora interviene anche il governatore trentino Maurizio Fugatti che non vuol sentir parlare di gara.
«Sono anni che, con governi di ogni colore, abbiamo combattuto con l’Europa per togliere l’autostrada ai privati e fare in modo che rimanesse in mani locali. Adesso che ci siamo riusciti non mi sembra assolutamente il momento di mettere tutto in discussione» mette in chiaro Fugatti. «Anche se non credo sia il loro obiettivo, con queste richieste i grillini fanno il gioco di chi vuole la gara europea» aggiunge Fugatti che si è già sentito con Kompatscher in vista dell’assemblea dei soci di Autobrennero che si terrà giovedì prossimo. Lì si concorderà una strategia per provare a chiudere la trattativa con il Mit in tempo utile.