Corriere del Trentino

L’Aquila cede a Belgrado Addio Europa

Sconfitta solo nel finale, espulso Jovanovic. Sabato c’è Brescia

- di Luca Aquino Stefano Frigo

E sono dieci sconfitte (consecutiv­e) su undici partite. Soprattutt­o con il ko maturato a Belgrado l’Aquila saluta — di fatto — con grande anticipo l’Eurocup. Nella capitale serba decisivi un primo quarto horror e l’espulsione di un Jovanovic stranament­e in vena almeno sino al momento di follia con relativa gomitata a Jankovic.

Per l’esordio casalingo sulla panchina serba del coach Andrea Trinchieri l’Aleksandar Nikolic Hall si veste a festa: sold out con 8.150 spettatori sulle tribune presenti anche una ventina di tifosi trentini. Il problema però è che all’Aquila ancora stavano mancando proprio il cuore, l’anima, la passione la voglia di non colleziona­re figuracce un po’ dovunque. Altrimenti non si potrebbe spiegare un primo quarto con sette punti all’attivo (il primo canestro dal campo realizzato dopo 5 minuti abbondanti) e 22 subiti all’indomani di una partita indegna come quella disputata ad Avellino. L’approccio è invece identico ovvero quello di un gruppo di giocatori che si sono incontrati per la prima volta mezz’ora prima del match e decidono di scendere insieme sul parquet. Il tutto mantenendo ritmi più che compassati contro una formazione che non è di certo una corazzata.

Infatti i limiti del Partizan (una vittoria e quattro sconfitte sino ad ora in Eurocup) cominciano a venire a galla non appena Trento comincia almeno ad alzare un po’ l’intensità: nulla di mostruoso ma almeno Forray e compagni cominciano a difendere e a fare tre passaggi consecutiv­i con un minimo di senso. Insomma, l’Aquila non molla. Tutto torna in discussion­e, il Partizan commette ingenuità di ogni tipo soprattutt­o con la palla in mano mentre Jovanovic trascina i suoi (14 punti). La tripla di Flaccadori a sei secondi dall’intervallo lungo porta la Dolomiti a meno quattro (36 - 32).

Al ritorno in campo i serbi provano a ripetere il canovaccio proposto nel primo quarto ma l’Aquila risponde colpo su colpo soprattutt­o con uno Jovanovic ancora una paio di gradini sopra gli altri. Peccato che il centro ex Stella Rossa decida sia il caso di rovinare la sua unica prestazion­e positiva con la Dolomiti cacciando una gran gomitata a rimbalzo sulla nuca a Jankovic. Gli arbitri riguardano il tutto al video e decidono giustament­e per l’espulsione e con Hogue già a quota tre falli è tutto maledettam­ente ancora più complicato.

Il Partizan aumenta i giri e dal più uno vola in un attimo al più 15 (64 - 49), Trento prova con un Beto finalmente presente a rientrare nella partita ma non c’è più niente da fare. Sabato c’è Brescia, corsa per tesserare Craft.

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A testa alta Beto tenta un tiro contro la difesa del Partizan (foto Eurocup)

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