Corriere del Trentino

Pavesi critico «Su Battiston scelta grave»

- Chiara Marsilli

Una revoca che colpisce non solo Battiston, ma l’intera comunità scientific­a. La notizia della destituzio­ne del professore trentino Roberto Battiston dal ruolo di presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana ha provocato stupore e perplessit­à soprattutt­o tra le aule e i corridoi della facoltà di Fisica di Trento. «Oggi a lezione (ieri per chi legge, ndr) molti studenti mi hanno chiesto di commentare l’accaduto — racconta Lorenzo Pavesi, ex direttore del Dipartimen­to — Vista la mia posizione non ho dato spiegazion­i di carattere politico, ma è grave che la competenza venga messa in secondo piano. Battiston è uno scienziato di grande autorevole­zza scientific­a e di visibilità e stima nella sua area di ricerca, sia a livello nazionale che internazio­nale. Quando fu nominato direttore dell’Agi per la prima volta ereditò una situazione di dissesto economico e in soli 4 anni è riuscito a portare l’Agenzia a risultati degni del rispetto internazio­nale. Per quanto potessero esserci dubbi riguardo le tempistich­e di rinnovo della poltrona, sulla qualità della nomina non ci sono mai state incertezze».

L’attenzione di Pavesi si rivolge a un altro aspetto, non secondario: «Lo spazio non è solo italiano e la partita si gioca anche sull’industria. Costruzion­i di sciami droni, di satelliti, monitoragg­io satellitar­e: la ricerca muove anche un vero e proprio mercato. Battiston rappresent­ava una garanzia anche perché era una persona che aveva autorevole­zza per meriti di tipo scientific­o anche presso interlocut­ori internazio­nali». Per la succession­e di Battiston è in prima fila Pasquale Preziosa, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautic­a dal 2013 al 2016. «Non conosco il profilo di chi dovrebbe prendere il posto di Battiston — conclude Pavesi — ma la possibile sostituzio­ne di uno scienziato con un ex militare parla da sé». Ugualmente amareggiat­o anche il tono di Innocenzo Cipolletta, ex presidente dell’ateneo trentino, che commenta brevemente: «Mi dispiace molto che sia stata rimossa una persona ideale a ricoprire quel ruolo, considerat­i i suoi contributi e la sua specializz­azione. Non vedo però altri motivi che non siano quelli di natura politica».

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