Ruota panoramica, Comune diviso Un’ultima perizia per decidere
Vertice con fumata grigia. I tecnici temono cedimenti del terreno: arriva il georadar
BOLZANO All’apertura ufficiale del Mercatino mancano poco più di due settimane, ma ancora non si sa se la principale novità di quest’anno — una ruota panoramica in stile Prater da montare a parco Stazione — diventerà o meno realtà. Ieri dalla riunione della conferenza dei servizi (formata da dirigenti comunali) è uscita una «fumata grigia». Se l’Azienda di soggiorno spinge, alcuni tecnici rimangono al momento contrari, manifestando dubbi sulla tenuta del terreno. Per fugarli si è deciso di eseguire sul campo, dopo le prove statiche di ieri, un’ultima e decisiva verifica con il geo-radar: se il verdetto (atteso entro la settimana) sarà positivo, la ruota arriverà. Altrimenti l’attrazione tornerà nel libro dei sogni.
L’idea era stata presentata in Comune lo scorso luglio: un imprenditore privato del settore ha proposto l’attrazione, il cui intero costo sarebbe ripagato dai biglietti d’ingresso. Sarebbe una novità indubbiamente spettacolare: 36 metri di altezza (più o meno come il Duomo) e la possibilità di osservare il Mercatino dall’alto come mai in passato. Non solo: «Grazie alla ruota panoramica — spiega la direttrice dell’Azienda di soggiorno Roberta Agosti — si renderebbe ancora più viva la zona del parco, dove già sono previste alcune bancarelle e la pista da pattinaggio, creando un collegamento senza interruzioni tra la Stazione e piazza Walther». Secondo Agosti «la novità è piaciuta a tutti i soggetti coinvolti nella manifestazione e porterebbe quel giusto tocco di novità».
Eppure sistemare un simile colosso sui prati del parco (nello spicchio vicino all’ex Camera di commercio) non è cosa di poco conto. Giustamente, i tecnici comunali esigono le più totali garanzie in materia di sicurezza. E di questo si è parlato a lungo nella seduta di ieri della conferenza dei servizi, presieduta dalla caporipartizione Ulrike Pichler. Le prove statiche eseguite due giorni fa non sono state giudicate sufficienti per dare il via libera. Alcuni dirigenti delle ripartizioni tecniche, in particolare, restano dubbiosi. E così, per tagliare la testa al toro, è stata disposta un’ulteriore indagine con il geo-radar: tale macchina permetterà di escludere nel sottosuolo la presenza di «buchi» che potrebbero compromettere la tenuta del terreno una volta che la ruota sarà montata. Se l’ultima prova darà esito positivo, il via libera arriverà entro la settimana.