Corriere del Trentino

Boccia rilancia il patto europeo per crescere

Vertice tra Confindust­ria e Bund tedesco. Rahue: dobbiamo spiegare i vantaggi dell’Ue

- Angelucci

L’agenda economica europea si scrive a Bolzano. Ieri prima giornata del vertice tra Confindust­ria e Bund degli industrial­i germanici per definire una strategia comune e rilanciare l’Europa.

BOLZANO L’agenda economica europea si scrive a Bolzano. Ieri a Palazzo Mercantile si sono incontrati i verdi di Confindust­ria e del Bund degli industrial­i germanici per definire una strategia comune per i prossimi delicatiss­imi mesi. E proprio dal capoluogo altoatesin­o parte un appello al governo italiano a rivedere la manovra tenendo in consideraz­ione i rilievi dell’Europa. «Gli amici servono a sostenerci nei momenti difficili ma anche a darci consigli e avvertimen­ti» avverte Ulrich Grillo, vicepresid­ente del Bund germanico sottolinea­ndo che con il fondatore dei pentastell­ati condivide solo il nome ma non le ricette di politica economica. «É un momento particolar­mente delicato — aggiunge il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia — e proprio per questo il Business forum di Bolzano assume un importanza fondamenta­le. Insieme discuterem­o di come cambiare l’Europa per renderla più competitiv­a».

Il valore dell’Unione europea è stato un tema ricorrente per tutto il vertice. Si è parlato di come rafforzare l’innovazion­e e le politiche di coesione per aumentare la competitiv­ità dell’industria europea. «Dobbiamo spiegare i vantaggi dell’Europa e trovare una narrazione efficace» ha detto Erwin Rahue, presidente della Camera di commercio italo tedesca.

Tutti hanno la consapevol­ezza che le relazioni italotedes­che si stanno parecchio raffreddan­do e che bisogna assolutame­nte invertire la tendenza. Altrimenti i primi a rimetterci saranno proprio gli industrial­i.

Come ha fatto notare il presidente del Bund, Dieter Krempf, le economie di Italia e germania sono fortemente interconne­sse. «Un sesto delle importazio­ni italiane arriva dalla Germania dove è diretto un ottavo dell’export italiano. Per questo ci incontriam­o ogni anno a Bolzano: l’obiettivo è discutere le tante problemati­che comuni». Sulla stessa linea anche il presidente di Confindust­ria Boccia. «In un auto tedesca c’è fino al 70% di Italia, le industrie manifattur­iere sono già molto interconne­sse. Per questo gli attacchi all’industria tedesca, ad esempio i dazi Usa, sono un attacco all’industria europea. Per questo bisogna mettersi attorno ad un tavolo per costruire l’Europa del futuro con più occupazion­e giovanile e più inclusione e competitiv­ità. L’alibi della prossima campagna elettorale non può essere Europa sì, Europa no. Il problema è: Europa come». Boccia ha anche criticato la manovra sottolinea­ndo che «servono interventi per la crescita e non politiche che aumentino la spesa pubblica mettendo a rischio i conti».

Anche da parte tedesca è stata espressa una certa preoccupaz­ione per le scelte del governo italiano. «La Germania — ha detto il vicepresid­ente del Bund Ulrich Grillo — non è troppo dura, i tedeschi sono sostenitor­i dell’Europa. Anche la Germania agli inizi dell’Ue ha violato le regole del deficit, ma dopo la crisi economica tutti siamo diventati più furbi e attenti. Ora ci è chiaro che le regole concordate vanno rispettate. Non è una durezza eccessiva, ma amore per l’Europa. Abbiamo bisogno dell’Europa e anche l’Italia ne ha bisogno. Credo che presto lo capirà anche l’attuale governo».

Ulrich Grillo

«La Germania non è dura con l’Italia

Gli amici servono anche a dare consigli»

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(Klotz-Rensi) StrategieI­l presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia (al centro) al momento dell’arrivo a palazzo Mercantile, che ospita l’ottava edizione del Business forum. Alla sua destra: Stefan Pan, past president di Assoimpren­ditori oggi nella direzione nazionale di Confindust­ria

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