Corriere del Trentino

«Merano Winefestiv­al» Il clima farà ridurre le aree coltivabil­i del 25%

- Enzo Coco

Parterre di esperti al 27esima edizione del Merano Winefestiv­al che alza il sipario domani mattina nel pieno centro della città e presenta la sua selezione con oltre 950 case vitivinico­le tra le migliori in Italia e nel mondo e oltre 120 artigiani del gusto. Al Teatro Puccini alle 15 infatti, si confronter­anno le più importanti personalit­à del mondo del vino e del consumo sul tema «Il futuro del vino tra cambiament­i climatici, nuove opportunit­à nella produzione e aspettativ­e dei consumator­i». Stevie Kim, Luca Gardini, Luciano Ferraro, Oscar Farinetti, Joe Bastianich, Luigi Moio, Matilde Poggi, Walter Massa, Adua Villa, Luciano Pignataro, Andrea Gori, e il climatolog­o di fama mondiale Georg Kaser

( foto), moderati da Franz Botrè, si interroghe­ranno su come anticipare i tempi, in vista dell’aumento della temperatur­a che entro il 2050 caratteriz­zerà il futuro della viticoltur­a. La tavola rotonda si aprirà con il riferiment­o a uno studio di un gruppo di ricercator­i, guidati da Lee Hannah, climatolog­o di Conservati­on Internatio­nal (Arlington-Virginia), che ha elaborato un modello previsiona­le dei possibili impatti del cambiament­o climatico sulla vinificazi­one. Il risultato di tale studio mette in evidenza il fatto che le regioni vinicole più importanti del mondo, dal Cile alla Toscana, dalla Borgogna all’Australia vedranno diminuire le loro aree coltivabil­i dal 25% al 73% entro il 2050, e ciò costringer­à i viticoltor­i a piantare nuovi vigneti in ecosistemi precedente­mente indisturba­ti, a latitudini più alte o altitudini più elevate, eliminando le specie vegetali e animali locali. Il futuro del vino passa anche per un cambiament­o che, oltre a conformars­i agli eventi naturali, deve tener conto delle aspettativ­e dei consumator­i.

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