Trento e Levico, un derby alla ricerca di ossigeno
TRENTO Sarà un derby tra due squadre ferite quello che mercoledì pomeriggio vedrà affrontarsi Trento e Levico al Briamasco. Certo, c’è chi è ferito gravemente (gli aquilotti) e chi invece sta un po’ meglio (i lacustri) ma nella nona giornata di serie D entrambe le formazioni sono state superate dai relativi avversari. Particolarmente triste la situazione del club del capoluogo, presentatosi ai nastri di partenza del campionato con chiare velleità di stazionare nelle prime posizioni, e ancora a secco di vittorie dopo 900 minuti.
L’Adriese capolista non era certo il miglior cliente possibile ma tra il fare comunque una discreta figura e perdere quattro a uno c’è una grossa differenza. Come spesso accade l’undici guidato da Luciano De Paola (per lui due pareggi e due ko da quando è subentrato in panchina al posto di Claudio Rastelli) ha trovato la via del vantaggio al 20esimo grazie a Baronio che ha ben sfruttato un cross giunta dalla destra per superare l’estremo di casa. È stata un’amnesia del suo collega Barosi a spalancare le porte al pareggio casalingo, uscita fuori dall’area di rigore e ingenuo fallo di mani. Punizione dal limite con Marangon che non si lascia sfuggire l’occasione per impattare le sorti dell’incontro. Il Trento colpisce una clamorosa traversa cinque minuti più tardi per poi sparire definitivamente dal campo. I veneti mettono la freccia poco prima del riposo grazie ad una bella ripartenza conclusa da Aliù che con un diagonale millimetrico gonfia la rete. Al ritorno in campo ecco Bardelloni al posto di Bertoldi colpito al viso e sanguinante ma la musica non cambia, anzi peggiora. L’Adriese fallisce un calcio di rigore con Jack Marangon (per distacco il migliore in campo) ma non si lascia certo demoralizzare trovando il tre a uno all’82esimo grazie ad una punizione dalla destra di Paganin. A cinque minuti dal termine ecco servita la doppietta del capo capocannoniere del girone (Marangon e chi se no) che recupera una palla a 40 metri dalla porta, e supera ancora l’estremo trentino. Match più equilibrato quello andato in scena in riva al lago tra Levico e Cartigliano con i veneti che si sono imposti per una rete a zero. Nel secondo tempo la partita è salita di livello con due importanti occasioni per la squadra di Andrea Vitali. In entrambi i casi è stato Bortignon, il portiere ospite, a salvare i suoi. All’82esimo ecco però l’ingenuità di Di Benedetto che invece di accompagnare l’avversario verso il fondo lo cintura regalando, di fatto, il penalty. Di Gennaro non si fa certo pregare e il Cartigliano torna a casa con i tre punti. Tra 72 ore Trento e Levico incroceranno i tacchetti in quello che sarà un derby di notevole importanza per le zone basse della classifica.
Speranze Le due squadre cercano di risalire la classifica dopo le recenti sconfitte