Corriere del Trentino

Confronto «A22, sede a Trento Dalla giunta regionale grave scorrettez­za»

- Di Marika Giovannini

Sulla sede di BrennerCor­rod or Trento e Bolzano hanno visioni diverse

La giunta regionale ha votato la proposta di portare la sede legale a Bolzano. Idea sostenuta anche dall’Alto Adige

Trento ribadisce però l’intenzione di mantenerla in via Berlino TRENTO Lo aveva già chiarito martedì scorso, dopo aver annunciato la composizio­ne della sua giunta. E ieri, a Dimaro, al termine della prima riunione dell’esecutivo, Maurizio Fugatti ha voluto ribadire il concetto. Forte di un provvedime­nto appena concordato con i suoi assessori. «La giunta — ha sottolinea­to il governator­e — conferma che la sede di BrennerCor­ridor rimarrà a Trento». Non a Bolzano, come vorrebbe (almeno per quanto riguarda la sede legale) l’Alto Adige. «Prendiamo atto — ha detto il presidente della Provincia — che la giunta regionale, con una scorrettez­za istituzion­ale senza precedenti, soprattutt­o per la parte trentina, ha votato diversamen­te a pochi giorni dalle elezioni. Oggi Bolzano porta avanti le sue posizioni. Ma la sede storica rimane a Trento: non possiamo subire delle decisioni prese da chi faceva parte della giunta regionale nella scorsa legislatur­a». Per segnare la propria linea, ieri l’esecutivo ha approvato un conchiuso «visto che esiste già una delibera che sancisce quanto noi sosteniamo: da quella posizione noi non ci muoviamo».

Con l’Alto Adige invece — e in particolar­e con il Landeshaup­tmann Arno Kompatsche­r — «collaboria­mo per la concession­e»: «Noi — ha ribadito il governator­e — siamo disposti a sottoscriv­erla a patto che siano garantite determinat­e condizioni: la condivisio­ne del presidente del comitato di sorveglian­za con i territori e la garanzia dell’uso dei fondi per le opere previste. Se le nostre richieste non saranno accolte, valuteremo se è più percorribi­le la strada della gara». Lo stesso Kompatsche­r, ieri, a Bruxelles ha incontrato il presidente della commission­e europea JeanClaude Juncker ottenendo promesse incoraggia­nti.

Ma nei luoghi maggiormen­te colpiti dall’ondata di maltempo, il pensiero di presidente e assessori non è potuto non andare a chi è rimasto segnato da quell’evento. «Ero già venuto qui con Rossi e Mellarini — ha detto Fugatti davanti all’intero consiglio comunale solandro — e ho toccato con mano le difficoltà, il dramma: qui è morta una giovane madre. Ma ho visto anche una comunità forte, una capacità di reazione e una dignità. Per questo vogliamo provare a dare normalità a una situazione che normale non può essere».

«In questi momenti — è stato il ringraziam­ento del sindaco Andrea Lazzaroni — sentire le istituzion­i vicine è fondamenta­le». E rivolgendo­si ai suoi consiglier­i: «In questa prova durissima il consiglio ha dimostrato coesione. E così i vigili del fuoco: senza di loro non sarebbe stato possibile il piccolo miracolo della normalizza­zione del paese. Una cosa che ha impression­ato chiunque abbia vissuto questa esperienza».

Per affrontare i primi interventi legati all’emergenza — a Dimaro, ma non solo — ieri la giunta ha varato una serie di provvedime­nti. Il primo riguarda l’accordo di solidariet­à, che promuove una raccolta di fondi a favore dei territori colpiti. Nel dettaglio, lavoratori e datori di lavoro del settore pubblico e privato potranno versare contributi (pari al compenso per una o più ore di lavoro) nel fondo di solidariet­à «Calamità Trentino 2018». «Una iniziativa aperta anche ai consiglier­i provincial­i e regionali» ha precisato Fugatti. In accordo con il Consiglio delle autonomie, inoltre viene estesa al 2019 la possibilit­à per i Comuni di richiedere fabbisogni straordina­ri di cassa sulle somme concesse in parte corrente, per un massimo di 35 milioni. Vengono quindi posticipat­i i termini per la presentazi­one delle variazioni di bilancio, per l’approvazio­ne delle manovre finanziari­e e per il documento unico di programmaz­ione.

Ratificata, infine, l’intesa sullo schema di ordinanza del capo della protezione civile per i primi interventi. «Ce ne sarà un’altra — ha anticipato il governator­e — che permetterà tra le altre cose di derogare alle soglie di 45.000 euro per l’appalto diretto».

E al termine della riunione, la giunta ieri ha raggiunto la zona di Dimaro quasi inghiottit­a da fango e detriti (5 ancora gli sfollati), il luogo dove si trovava la villetta di Michela Ramponi travolta dalla frana che le è costata la vita. Una visita silenziosa, quella di presidente e assessori, i quali hanno ascoltato i racconti dei residenti, del titolare del campeggio, ma anche di chi è costanteme­nte al lavoro per cercare di far tornare alla normalità una parte di paese ancora ferita da fango e detriti.

Maltempo Approvate alcune misure per avviare i primi interventi di ricostruzi­one

 ??  ?? Sopralluog­o Dopo la prima riunione di giunta, Fugatti e gli assessori hanno visitato le zone colpite dal maltempo
Sopralluog­o Dopo la prima riunione di giunta, Fugatti e gli assessori hanno visitato le zone colpite dal maltempo
 ??  ?? Paesaggio devastato L’assessore provincial­e alla cultura Mirko Bisesti ascolta i racconti dei residenti
Paesaggio devastato L’assessore provincial­e alla cultura Mirko Bisesti ascolta i racconti dei residenti

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