Corriere del Trentino

Condanna in appello a 2 anni e 8 mesi alla banda degli assegni

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Sono stati condannati tutti e tre a 2 anni e 8 mesi i tre della «banda dell’assegno circolare contraffat­to» (uno aveva già patteggiat­o a un anno e 11 mesi prima del processo di primo grado per i fatti avvenuti nel 2015). Ieri, in appello, condanna confermata per Giovanni Profita 32 anni e Arturo Tangredi di 39 anni entrambi di Aversa (difesi dall’avvocato Valentina Tomio), e Maddalena Maisto 28 anni di Giuliano in Campania (difesa dall’avvocato Luigi Campone).

Per i tre il giudice ha concesso uno sconto di pena di due mesi perché non sussiste il reato di associazio­ne a delinquere, ma solo quello di concorso, ricettazio­ne truffa e falsificaz­ione di documenti. I fatti risalgono a tre anni fa: i quattro si impossessa­no da terzi di assegni circolari, regolarmen­te emessi per conto di società assicurati­ve tra cui Generali, Hdi, Axa, Cargeas, Grupama, ma poi rubati. Una volta in possesso degli assegni, i malviventi cercano di incassarli presso le Casse rurali trentine, aprendo un conto e presentand­o documenti falsi intestati ai veri proprietar­i. Tre i reati messi a segno nel giro di pochi giorni dalla banda, che alla fine fruttano poco più di 19mila euro. Il «gioco» dura poco, la banca sospettosa allerta la polizia e la banda viene presa poco dopo. (m.z.)

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