Rapina con cacciavite alla sala slot: bottino di 3.600 euro
Rovereto, un uomo a volto coperto assalta l’Admiral. Minacciata una cassiera: «Dammi i soldi»
ROVERETO «Dammi i soldi». Cacciavite minaccioso in mano e porta via 3.600 euro. L’incasso della giornata. Un’azione rapida, fulminea, mirata, di chi sa come muoversi agilmente e sa dove andare per trovare quello che cerca. È quello che è avvenuto alle due di notte, l’orario che si avvicina alla chiusura della sala di slot machine «Admiral club» di Rovereto, quando un uomo si è presentato all’improvviso davanti alla responsabile della sala intimandole a volto travisato da un passamontagna e cacciavite minaccioso in mano, di consegnarle l’incasso della serata, frutto delle giocate alle decine di macchinette che popolano la sala a toni rossi di via Leoni: la rapina si è consumata nella notte tra giovedì e venerdì.
Il bandito «armato» e i toni minacciosi hanno convinto subito la giovane a consegnare tutto l’incasso nelle mani del bandito. Veloce l’azione: prese le banconote, l’uomo si è diretto velocemente verso l’uscita, mentre la donna nonostante la paura, è riuscita a dare immediatamente l’allarme, che ha visto l’arrivo di lì a pochi minuti dell’intervento dei carabinieri di Rovereto. Una volta, uscito, il bandito si è dileguato nella notte: non si sa ancora se l’umo ha agito da solo o se fuori fosse presente «palo», se è fuggito a piedi o con l’ausilio di un mezzo.
Questo e altri elementi sono ancora al vaglio dei carabinieri che stanno indagando su quanto accaduto con tutte le attività di rito. Fondamentale, oltre all’identikit fornito dalla donna e di chi potrebbe aver visto il malvivente, sarà l’esame approfondito delle immagini delle telecamere di sorveglianza che sono presenti sia all’interno sia all’esterno del locale di slot e che potrebbero averlo immortalato.
Il locale non è nuovo a rapine, già in passato era stato preso di mira: l’ultimo caso, più grave di quello di ieri, fu quello dell’aprile 2016. Era mezzanotte e il rapinatore era armato di pistola. L’uomo minacciò due clienti e li legò con delle fettucce di plastica, poi fuggì anche lì a piedi con l’incasso di 12.000 euro. Qualche mese dopo vennero arrestate tre persone: una coppia di Rovereto accusata di avere fatto da palo e quello che venne ritenuto il materiale esecutore, un albanese disoccupato di 44 anni che viveva con i due. La vicenda si era chiusa nel febbraio scorso con due patteggiamenti e una condanna a 4 anni e un risarcimento di 20mila euro alla sala giochi.
Il precedente
Nel 2016 un bandito entrò nello stesso locale con la pistola e portò via 12.000 euro