Corriere del Trentino

Svolta Raiffeisen, Von Leon prudente

Controrifo­rma Bcc, la Lega ha rassicurat­o i gruppi nazionali e promesso l’Ips all’Alto Adige Il presidente: aspettiamo il voto. De Bertoldi minaccia opposizion­e, malumori in Campania

- Enrico Orfano

BOLZANO Una mini-controrifo­rma che consenta solo alle Raiffeisen altoatesin­e di scegliere il fondo di garanzia in alternativ­a al gruppo provincial­e? Una buona notizia per il presidente della Federazion­e Herbert Von Leon, che però è prudente: «Sarò tranquillo solo dopo il voto in aula». Chi non l’ha presa molto bene è il senatore trentino Andrea De Bertoldi (Fdi): «No a riforme al ribasso» dice, difendendo il principio che la libertà di scelta debba essere estesa a tutto il territorio nazionale. E a macchia di leopardo si avvertono movimenti, come la lettera dei sindaci campani ai parlamenta­ri per difendere la peculiarit­à delle Bcc, oppure il secondo ricorso per incostituz­ionalità promosso da Chiantiban­ca (si veda l’articolo sotto). Intanto però Cassa centrale banca di Trento non si scompone e tira dritto.

L’altra sera Alberto Bagnai, presidente della Commission­e finanze del Senato, ha detto che il governo «non vuole bombardare i gruppi bancari, altrimenti lo avremmo fatto a luglio», in riferiment­o alla moratoria nel Milleproro­ghe che non ha cambiato la vita a Ccb e Iccrea. «I gruppi nazionali vadano avanti tranquilli, lo spirito è quello di permettere a tutti di avere ciò che hanno chiesto». Quindi i temi sono «la vigilanza cooperativ­a», chiesta a quanto pare da Federcoop Trento che intende continuare a vigilare Ccb; «i principi contabili e l’Alto Adige». Il senatore Dieter Steger, vicepresid­ente nella medesima commission­e, ha chiesto ripetutame­nte la possibilit­à per le 43 Raiffeisen altoatesin­e di evitare l’ingresso nel gruppo provincial­e di Cassa centrale Raiffeisen e in alternativ­a di instaurare un sistema di garanzie incrociate (Ips). La Federazion­e delle Raiffeisen in più occasioni si è sbilanciat­a a favore di questa soluzione, riportando­ne anche qualche ammaccatur­a, ma ora la meta sembra vicina: «Sembrerebb­e una vittoria per noi — dice il presidente Von Leon —, vediamo però cosa succede. Mi sentirò tranquillo solo dopo il voto definitivo. Per ora sono prudente».

La discussion­e degli emendament­i in sesta commission­e in Senato dovrebbe riprendere lunedì pomeriggio, entro la settimana il decreto fiscale dovrebbe poi arrivare in aula. Giorni in cui De Bertoldi intende dare battaglia: «Fdi è pronta a riforma seria, ma Lega-M5S avranno coraggio? Fratelli d’Italia per prima ha posto seriamente il tema del superament­o della riforma e quindi siamo compiaciut­i di quanto sta emergendo in commission­e, anche alla luce di un atteggiame­nto della Banca d’Italia poco attento alla tutela e protezione dell’interesse nazionale. Resta però da capire lungo quali direttrici il presidente Bagnai e la maggioranz­a vorranno muoversi. Avranno il coraggio e sapranno resistere agli interessi della finanza internazio­nale, salvaguard­ando l’unico gruppo bancario rimasto italiano (il credito cooperativ­o nel complesso, ndr)? Non vorremmo che questo attivismo, in particolar­e della Lega, nascondess­e un altro obiettivo, e cioè di salvaguard­are il credito cooperativ­o dell’Alto Adige per entrare in giunta, così come faceva il Pd. In questo caso la nostra opposizion­e sarà ferma». Anche fuori dal Parlamento le manovre di questi giorni provocano reazioni, per fuori tempo massimo. Una serie di sindaci della Campania scriverà ai parlamenta­ri: intervenit­e contro la mutazione genetica delle Bcc dopo 130 anni di storia.

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