Ezra Pound scelse Merano: un convegno lo ricorda
Tra i relatori la figlia Mary De Rachewiltz, 93 anni
Mary De Rachewiltz, 93 anni vitali, figlia di Ezra Pound, sarà oggi al convegno dedicato al padre a Merano. «E’ dedicato a Ezra Pound, mio padre: solo per questo sarò presente», ribadisce. «Ezra Pound, un intellettuale tra intellettuali», è il titolo del seminario internazionale oggi all’Accademia di studi italo-tedeschi di Merano, che vedrà interventi di studiosi, estimatori e analisti delle opere di Pound, scomparso nel 1972 dopo un tormentato percorso vitale e culturale consumato tra gli Usa, l’Italia e la residenza di Brunnenburg, sopra Merano.
Nell’occasione del convegno di Merano, Mary De Rachewiltz annuncerà ai tanti amici che la invitano a parlare delle opere paterne (e anche di lei, rigorosa traduttrice dei «Cantos») che «alla mia età non è più necessario muoversi». Dunque, non viaggerà più per parlare di poesia, di letterature e, appunto, del padre.
«E poi basta con i luoghi comuni su Pound - dice - gli hanno attribuito gli stereotipi politici più inopportuni».
Alla giornata di studi meranesi saranno presenti, tra gli altri, la fotografa genovese Lisetta Carmi (di cui si vedranno dodici ritratti in bianco e nero del poeta, presentati dal nipote Siegfried), Massimo Bacigalupo studioso e traduttore di Pound ed Alessandro Rivali, poeta, giornalista e autore di Ho cercato di scrivere paradiso. Pound nelle parole della figlia (Mondadori).
L’appuntamento trae spunto da una ricorrenza biografica: sessant’anni fa, nel 1958, Ezra Pound, liberato dal manicomio di Washington in cui era stato rinchiuso nel 1946 con l’accusa di alto tradimento per i suoi discorsi radiofonici anti-americani, si stabilì proprio a Brunnenburg con la famiglia della figlia Mary e di suo marito, il conte Boris De Rachewiltz.
Castello-museo che custodisce anche un prezioso violoncello che Pound suonava. E dove il tempo è sospeso: anche Rivali, per scrivere il libro-intervista, ha impiegato nove anni.