Regione, c’è l’intesa sulla presidenza Ma Svp e Lega litigano sulla giunta
Kompatscher: a noi tre assessori su cinque. Ladini, sfida Vallazza-Guglielmi
BOLZANO La partita per la giunta provinciale è ancora aperta, giurano Kompatscher e Achammer. Per la Regione invece rien va plus: mercoledì Svp e Lega formalizzeranno l’accordo per la presidenza del consiglio regione. In pole position ci sono il leghista Roberto Paccher e l’autonomista Walter Kaswalder. Uno andrà a presiedere il consiglio trentino, l’altro quello regionale. Per la vicepresidenza invece l’Svp riproporrà Thomas Widmann « a tempo» visto che l’interessato è già assessore alla sanità in pectore. Più complessa invece la formazione della giunta provinciale: l’Svp infatti pretende di avere tre assessorati su 5 perchè nell’ultima legislatura Trento ne ha scelti tre e Bolzano solamente due. Non è detto che il neogovernatore Maurizio Fugatti accetti: ufficialmente la Lega punta ad abolire la staffetta tra i governatori e a scegliere un presidente autonomo per la Regione
Ieri i vertici della Stella Alpina hanno proseguito le trattative prima con il Pd poi si sono aggiunti anche i verdi. Entrambi hanno escuso di poter sostenere una giunta regionale con dentro la Lega che però viene vista come inevitabile. La Regione però è vista come una partita separata da quella della Provincia dunque nulla vieta alla Volkspartei di scegliere atri compagni di strada a Bolzano.
A decidere sulle alleanze sarà la direzione allargata della Stella Alpina che si riunirà il 26 novembre. I 130 membri dovranno decidere se proseguire le trattative con la Lega oppure con il centrosinistra. Non è ancora chiaro se Achammer e Kompatscher arriveranno cno una proposta. Molto dipenderà dai vertici informali che ci saranno da qui a lunedì e anche dall’aria che tira nella Svp. Probabile che Kompatscher cerchi di annusare l‘aria che tira per evitare di trovarsi in minoranza.
Tra le ipotesi ci sarebbe anche quella di una consultazione tra gli iscritti. Una decisione del genere sarebbe una novità assoluta ma va detto che mai l’Svp si è trovata a dover scegliere tra due alleati sgraditi come la Lega e i verdi. Così nuovo potrebbe essere anche l’iter decisionale.
Se sulla Provincia è ancora tutto aperto, per quanto riguarda la Regione i giochi sono fatti. Lunedì il gruppo consiliare si riunirà per eleggere il capogruppo e anche per parlare del nodo presidenza. L’intesa con la Lega qui ormai è certa. La Stella Alpina non può fare a meno del Carroccio: per costruire una maggioranza senza la Lega occorrerebbero una decina di partiti e la Volkspartei non ha alcuna intenzione di rompere con il neogovernatore trentino Maurizio Fugatti all’inizio della legislatura. In gioco ci sono partite troppo importanti come la questione A22. Così i consiglieri Svp voteranno disciplinatamente il candidato trentino.
I nomi sul tavolo sono due. Il leghista Roberto Paccher, che però Fugatti vorrebbe piazzare al vertice del consiglio provinciale, e Walter Kaswalder degli Autonomisti popolari che però preferirebbe guidare l’assemblea trentina. Martedì ci sarà l’elezione del presidente del consiglio provinciale di Trento: quello che perderà la sfida otterrà la presidenza del consiglio regionale come premio di consolazione.
La composizione della giunta regionale invece rischia di essere più complessa. «Nell’ultima legislatura Trento ha avuto tre assessori e Bolzano solo due. Con Rossi — spiega Kopmpatscher — avevamo convenuto che avere un assessore per solo due anni e mezzo era poco serio. Così Trento ha indicato il ladino per 5 anni. Ora dovrebbe toccare a Bolzano». L’Svp avrebbe già i suoi candidati: il ladino Manfred Vallazza e la giovane Jasmin Ladurner. Per Trento invece si fa il nome di Giorgio Leonardi di Forza Italia. L’idea di trovarsi in minoranza però non alletta Fugatti che vorrebbe una giunta regionale autonoma senza la staffetta tra i governatori. Uno scenario che però l’Svp non è disposta a digerire.
Le strategie
Forza Italia lancia Leonardi, la Volkspartei punta sulla giovane Jasmin Ladurner