Corriere del Trentino

Terence Blanchard il trombettis­ta dei cult di Spike Lee È

Al Comunale di Pergine

- Fabio Nappi

l’autore delle colonne sonore dei film di Spike Lee, da Jungle Fever a Malcom X passando per l’incredibil­e docufilm When the leaves broke (quasi cinque ore di racconto sulla devastazio­ne che l’uragano Katrina lasciò a New Orleans) e, ora, il trombettis­ta Terence Blanchard con i suoi E-Collective sbarca a Pergine, domani al Teatro Comunale (ore 20.45), appuntamen­to clou di Trentino In Jazz 2018, organizzat­o da Valsugana Jazz Tour e dall’associazio­ne FaRe Jazz. Artista di fama mondiale con un passato nei Jazz Messengers, Blanchard è stato scoperto dal grande Art Blakey.

Il musicista approda in regione per la sua seconda data italiana dopo la prestigios­a serata di sabato al Blue Note di Milano, accompagna­to dal quintetto degli E-Collective formato da Charles Altura (chitarra), Fabian Almazan (pianoforte), David Ginyard (basso) e Oscar Seaton (batteria). Il suo ultimo album Breathless (2015) segna l’esordio di Blanchard con la nuova band ed è stato definito un capolavoro dalla critica specializz­ata. Un’opera in cui spicca il virtuosism­o della sua tromba pirotecnic­a, sospesa tra Miles Davis e Louis Armstrong.

Nato a New Orleans nel 1962, figlio unico di un cameriere d’albergo che si esibiva durante le feste con un suo gruppo di dilettanti, ha iniziato a suonare e studiare musica quando era alla scuola elementare, prima il pianoforte, merito di un regalo di compleanno. Verso i quattordic­i anni il cambio di passione: abbandonat­o il piano, si dedica alla tromba, influenzat­o dall’ascolto di Study in Brown di Clifford Brown e Max Roach e Four & More di Miles Davis.

Più tardi, l’avvio della carriera profession­ista grazie all’ingaggio con la Big Band di Lionel Hampton, con cui è rimasto dal 1980 al 1982. Più tardi, con Donald Harrison, entra nei Messengers di Art Blakey al posto dei fratelli Marsalis. Considerat­o uno dei migliori trombettis­ti jazz degli anni Ottanta, ha collaborat­o con alcuni dei maggiori esponenti del genere quali J. J. Johnson, Chick Corea e Toots Thielemans.

Negli anni Novanta sposta il suo interesse verso il cinema, divenendo l’autore delle colonne sonore di molti film del regista afroameric­ano Spike Lee: da Jungle Fever (1991) al più recente Blackkklan­sman (2018) passando per i successi di Malcom X (1992) e La 25a Ora (2003). Dopo aver inciso per la Columbia Records diversi album tra cui un tributo a Billie Holiday e

Il concerto

Domani sera il musicista di New Orleans è ospite di Trentino in Jazz 2018

uno dedicato alle musiche da film, nel 2003 è passato alla Blue Note con cui ha realizzato Bounce, Flow e A Tale of

God’s Will, quest’ultimo dedicato alle vittime dell’Uragano Katrina.

Nel 2005 collabora con Mtv

Unplugged di Giorgia, con la quale ha riarrangia­to i suoi brani più famosi in chiave acustica e jazz. Dopo la terribile devastazio­ne causata dall’uragano Katrina che ha duramente colpito New Orleans nell’agosto del 2005, Blanchard diventa promotore di iniziative per rilanciare la sua città natale. In particolar­e, promuove il progetto «Commitment to New Orleans» teso a riportare il campus universita­rio di matrice jazzistica della Loyola University da Los Angeles a New Orleans.

«Sono cresciuto in questa città studiando jazz alla Loyola University – ha detto Blanchard - con altri giovani musicisti jazz come Wynton e Branford Marsalis e so che l’istituto ha avuto un grande impatto nel jazz e nella nostra comunità. Dobbiamo fare di tutto affinché New Orleans rifiorisca ancora una volta». L’ingresso è di 25 euro.

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