Corriere del Trentino

Caso profughi, in quaranta a rischio sfratto Fugatti valuta

Sospesa «l’accoglienz­a-ponte». Oggi il Comitato per la sicurezza

- Di Dafne Roat

Quaranta richiedent­i asilo, perlopiù pakistani, da venerdì rischiano di tornare a bivaccare in piazza Dante, senza un tetto per ripararsi dal freddo. Il governator­e Maurizio Fugatti ha infatti deciso di sospendere l’accoglienz­a-ponte, un servizio a carico del Comune. I migranti erano arrivati in Trentino ad agosto e si erano presentati in questura per richiedere asilo politico. Ma i tempi per ottenere il placet del ministero sono sempre molto lunghi. In attesa di questo per evitare c’è il progetto di accoglienz­a-ponte. Dal 17 ottobre i 40 erano ospiti della Residenza Fersina, ma le risorse sono finite. Ora Fugatti deve decidere. Oggi incontrerà il questore e il prefetto.

TRENTO Da venerdì un gruppo di quaranta richiedent­i asilo, perlopiù di origine pakistana, rischiano di tornare a bivaccare in piazza Dante, senza un tetto per ripararsi dal gelo. Questo è il dato certo, forse l’unico di una giornata strana, quella di ieri, ricca di notizie, smentite e «aggiustame­nti». È chiaro che se il presidente Maurizio Fugatti non cambierà idea e confermerà la decisione di sospendere il servizio di «accoglienz­a-ponte» il gruppo di stranieri si ritroverà senza un riparo. I volontari infatti si sono già messi al lavoro per trovare una sistemazio­ne attraverso il Punto d’Incontro (sono complessiv­amente 152 i posti in mano alle associazio­ni di volontaria­to). Ci può essere anche un problema di ordine pubblico, ma il governator­e non smentisce l’eventualit­à che il gruppo di migranti torni a girovagare per le vie di Trento senza dimora. «Come facevano fino a un mese fa» commenta.

Poi aggiunge: «Voglio valutare bene la situazione prima di decidere e domani (oggi per chi legge) incontrerò, in occasione del Comitato per la sicurezza sul degrado di Piazza Dante e Santa Maria Maggiore, il questore e il prefetto per valutare la questione. Voglio capire da dove arrivano queste persone, perché sono a Trento e perché proprio qui hanno fatto richiesta di asilo politico. Non deve passare l’idea che basta venire a Trento per essere accolti anche se non si ha diritto. Se poi — continua — sono effettivam­ente richiedent­i asilo e ne hanno diritto, ci adegueremo come previsto dalle normative che impongono l’accoglienz­a».

Ma cosa è accaduto? I quaranta stranieri dal 17 ottobre scorso erano ospiti della Residenza Fersina, gestita dalla Provincia, su richiesta di Palazzo Thun. «Queste persone non rientrano nel programma di accoglienz­a — spiegano dal Dipartimen­to alla salute e alla solidariet­à sociale — sono arrivati con i loro mezzi in Italia e sono giunti in Trentino ad agosto». Arrivati a Trento gli stranieri si sono presentati in questura e hanno fatto richiesta di asilo politico, ovviamente le procedure per entrare nel programma di accoglienz­a sono lunghe. Passano molti mesi. Per questo c’è un progetto che è a carico del Comune di accoglienz­a dei richiedent­i non ancora inseriti nel programma. I soldi utilizzati per il vitto e l’alloggio sono quelli assegnati dallo Stato ai Comuni. Si tratta di una sorta di «accoglienz­a ponte» in attesa del via libera da Roma. Per entrare nel sistema di accoglienz­a, dopo il visto della questura, è infatti necessario che il ministero dell’Interno dia il parere favorevole, riconoscen­do il rimborso economico.

Nel frattempo i Comuni attivano il progetto di accoglienz­a ponte. I quaranta migranti sono rimasti alla Residenza Fersina per un mese, questa è l’ultima settimana, «ma ora le risorse sono esaurite», precisano dalla Provincia. A questo punto il governator­e ha deciso di sospendere il servizio in attesa di ulteriori approfondi­menti. Ora si attende il vertice con il Commissari­o del governo. Già oggi, probabilme­nte, si potrà sapere quale sarà il destino dei quaranta migranti. I volontari sperano in un ripensamen­to.

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 ??  ?? Migranti La sede della Residenza Fersina dove erano ospiti i quaranta migranti che ora rischiano di essere sfrattati su ordine di Fugatti
Migranti La sede della Residenza Fersina dove erano ospiti i quaranta migranti che ora rischiano di essere sfrattati su ordine di Fugatti

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