Corriere del Trentino

La Sat fa dietrofron­t «Translagor­ai, progetto cambiato»

Passo indietro sui sentieri: «Prioritari­a la messa in sicurezza»

- Di Chiara Marsilli

TRENTO Giornata di precisazio­ni in casa Sat. Dopo l’affollatis­sima serata di dibattito pubblico avvenuta nella sede di via Manci due settimane fa, la presidente Anna Facchini e il consiglio centrale della Sat ieri hanno deciso di fare un parziale passo indietro sul progetto della Translagor­ai. Una decisione che ufficialme­nte non ha nulla a che fare con le polemiche che nelle ultime settimane si sono alzate contro la decisione di sostenere il progetto, ma che secondo Facchini sono figlie di un lungo processo di studio del progetto messo in atto al cambio del consiglio lo scorso aprile. L’accusa, più o meno diretta, rivolta alla Provincia, è di aver modificato il testo del protocollo di intesa che regola il progetto di «riqualific­azione» del trekking che ha suscitato le proteste anche di numerosi soci Sat.

«La presidenza ha preso atto che l’accordo di programma approvato dalla giunta provincial­e lo scorso 10 agosto, in accordo con la Magnifica Comunità di Fiemme e il comuni interessat­i dal progetto, in alcuni punti divergeva dal Protocollo di intesa a suo tempo deliberato dal consiglio centrale Sat». Modifiche piccole ma sostanzial­i, sottolinea­no in via Manci, tanto da spingere Facchini a sottoporle via lettera a tutti gli enti coinvolti. Pomo della discordia il destino di Malga Lagorai: se il protocollo d’intesa parlava di un piccolo rifugio alpino, l’accordo di programma fa ora esplicito riferiment­o a un ristorante con terrazza. La proposta della Sat alla Magnifica Comunità di Fiemme, proprietar­ia della struttura, è al rialzo nella direzione di quella «sobria ospitalità» che da sempre caratteriz­za il percorso, con la proposta di realizzare solo un bivacco attrezzato e custodito al posto dell’attività di ristorazio­ne. La palla passa ora alla Magnifica Comunità, che in dialogo con la Provincia dovrà decidere se accogliere i suggerimen­ti o confermare il progetto. Altrettant­o chiara anche la presa di posizioni della Sat in merito alle telecomuni­cazioni. Facchini denuncia l’accordo di programma in quanto «piuttosto vago» e sottolinea come non siano necessari tralicci e ripetitori, in quanto l’intero percorso è già coperto per quanto riguarda le chiamate di emergenza.

No anche ai 150mila euro già stanziati a bilancio per la sistemazio­ne e l’adeguament­o dei sentieri del Translagor­ai. Una posizione che esula dal testo dell’accordo programmat­ico e che fa diretto riferiment­o, secondo Facchini, all’alluvione che a fine ottobre ha causato danni di notevole entità in tutta la rete sentierist­ica provincial­e. «Non vogliamo firmare fino a quando non si sarà fatta una quantifica­zione precisa dei danni. Inoltre riteniamo prioritari gli interventi di ripristino e messa in sicurezza dei sentieri più frequentat­i rispetto alla Tranlagora­i. La decisione di non firmare è una presa di responsabi­lità». Tutto ciò premesso, la Sat conferma «la bontà del progetto Translagor­ai nel suo complesso». Con le dovute correzioni.

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Presidente Anna Faccini insieme al consiglio ha deciso di correggere il tiro (Rensi\Pretto)

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