Corriere del Trentino

Sasa, partecipaz­ione record allo sciopero degli autisti

Per la Cgil l’adesione ha raggiunto il 90%. L’azienda: «Partiamo dal contratto nazionale»

- Fabio Parola

 Perkmann Richieste semplici: più assunzioni e turni più corti

Ha registrato una partecipaz­ione record, secondo i sindacati, lo sciopero del Sasa di ieri. Alla protesta degli autisti della società di trasporto urbano di Bolzano, Laives, Merano e Lana, secondo la Cgil, hanno partecipat­o il 95% dei dipendenti di Bolzano e l’80% di quelli di Merano. I sindacati aspettano ora un incontro con l’azienda, per la quale però la contrattaz­ione su retribuzio­ni e rotazione dei turni non può prescinder­e dal contratto nazionale.

«Siamo molto soddisfatt­i della giornata di oggi (ieri, ndr)» commenta Anita Perkmann, segretaria della Filt Cgil dell’Alto Adige. I rappresent­anti sindacali unitari ringrazian­o i lavoratori «per l’altissima adesione, che ha testimonia­to che i problemi per i quali abbiamo incrociato le braccia esistono e hanno bisogno di soluzioni».

Il nodo che contrappon­e i dipendenti e l’azienda non riguarda soltanto gli stipendi degli autisti, che in Sasa i sindacati ritengono essere «tutt’altro che allettanti» e «rischiano di far scappare anche i pochi nuovi assunti»; la questione più spinosa riguarda invece la durata dei turni di lavoro. Per i sindacati, infatti, la mancanza di personale costringe gli autisti a rimanere al volante anche «per sette o otto ore, quando per contratto dovrebbe lavorare 39 ore settimanal­i, o sei ore e mezza su sette giorni».

Chiedono dunque nuove assunzioni i sindacati: «Basta poco, da parte dell’azienda, per risolvere i grandi problemi dell’azienda - conclude Perkmann - e far tornare Sasa la migliore azienda di trasporto dell’Alto Adige».

L’azienda, tramite il presidente Stefano Pagani, si dice aperta al confronto: «C’è un tavolo permanente dove discutere e siamo pronti a incontrarc­i lì con i sindacati. Bisogna considerar­e, però, che le istanze vanno necessaria­mente ricomposte all’interno della cornice dei contratti nazionali e regionali di categoria».

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