Itas, ora sorprendi in Cev
Inizia da Losanna il tour de force continentale dei gialloblù di Lorenzetti «È un torneo lungo e affascinante, vogliamo provare ad arrivare il più avanti possibile»
Ha ragione Angelo Lorenzetti quando dice che con la coppa Cev lui e un altro paio di giocatori dell’Itas (nello specifico Simone Giannelli e Gabriele Nelli) hanno «un conto in sospeso». Il modo in cui persero il trofeo il 15 aprile 2017 contro il Tours è un ricordo ancora scolpito nelle menti di tifosi e addetti ai lavori. Quel golden set finito 1513 per i padroni di casa dopo un’agevole vittoria trentina per 3-0 nella gara d’andata ancora brucia. Ecco perchè l’allenatore marchigiano ammette di «tenere molto» a questa competizione, che per l’Itas comincia stasera da Losanna dove alle 20 affronterà i padroni di casa del Lausanne Uc (è prevista la diretta su Radio Dolomiti).
Un avversario che «obiettivamente conosciamo poco – ammette Lorenzetti – ma sappiamo che si tratta di una squadra ben allenata, carica di entusiasmo e che dispone di un cambiopalla molto veloce, specialmente se innescato in posto 4». Lì, in banda, ci sono le braccia pesanti del team, il bomber norvegese Jonas Kvalen (in A2 a Lagonegro) e il francese Adrien Prevel. Il tecnico italiano Massimiliano Giaccardi (già sulla panchina di Forlì e Cuneo) può contare anche sul centrale serbo Radisa Stevanovic, già decisivo, in- sieme ai due schiacciatori, nel doppio confronto dei trentaduesimi di finale con il Lviv. Il Lausanne Uc è campione di Svizzera in carica e partecipa alla coppa Cev proprio grazie alla vittoria dello scorso campionato elvetico che è equivalsa all’ottavo scudetto della quarantennale storia del club. Quella in corso è la tredicesi- ma partecipazione alla coppa Cev per la società di Losanna: mai, tuttavia, nel susseguirsi delle manifestazioni, la squadra è riuscita a spingersi più in là degli ottavi di finale.
La Trentino Itas (questa la denominazione per gli impegni europei) «darà il massimo – assicura ancora Lorenzetti – anche per sfruttare bene l’oc- casione di poter giocare una partita internazionale in una settimana in cui non ci sarà tempo per lavorare. La coppa Cev è un torneo lungo, difficile ma anche affascinante e di livello e vogliamo andare il più avanti possibile». Il secondo trofeo continentale dopo la Champions league, del resto, è l’unico a non figurare ancora nella ricca bacheca di via Trener e il presidente Diego Mosna non ha mai fatto mistero di tenere particolarmente a colmare tale mancanza.
Lorenzetti può contare sull’intera rosa di tredici giocatori a disposizione: il gruppo si è allenato alla University Sport Hall di Dorigny già nella serata di ieri, dopo aver sostenuto il viaggio in pullman fino a Verona e da lì la trasferta in treno fino in Svizzera. Nelle precedenti undici partecipazioni alle coppe europee, Trentino volley ha sempre bagnato il proprio esordio con una vittoria. In quattro circostanze il debutto è avvenuto in trasferta, come questa sera: due di queste sono proprio riferite a precedenti esperienze in coppa Cev, nell’edizione 2015, quando Trento si impose per 3-1 a Novi Sad e nell’edizione 2017, quando i gialloblù vinsero 3-0 a Loimaa.
Di certo la tradizione trentina in coppa Cev non si può dire particolarmente fortunata: per ben due volte, infatti, i gialloblù hanno dovuto strozzare in gola l’urlo di gioia della vittoria. Sia con la Dinamo Mosca nell’annata 2014/15 che con il Tours nel 2016/17 Trento non ha potuto alzare il trofeo al cielo per un soffio, perdendolo sempre al golden set.
Rivincita
Con la Coppa Cev abbiamo un conto in sospeso e quindi ci teniamo molto
Gli avversari
Una squadra carica di entusiasmo e che dispone di un cambio palla molto veloce