Corriere del Trentino

L’Aquila cerca l’impresa nel gelo russo

Forray guida i bianconeri, senza Hogue, contro la corazzata Zenit San Pietroburg­o in Eurocup

- Stefano Frigo

TRENTO – «Quella contro lo Zenit per noi è una partita molto importante: dopo la vittoria con l’Asvel vogliamo provare a ripeterci per scalare qualche posizione e risalire in classifica, continuand­o ad inseguire l’obiettivo del passaggio del turno alle Top 16». Devyn Marble, guardia della Dolomiti, sa che il match di questa sera sarà centrale anche per il suo futuro ed è molto concentrat­o: «Dovremo giocare con grande concentraz­ione ed energia, abbiamo bisogno della nostra migliore pallacanes­tro sia in termini di intensità difensiva che di qualità offensiva. Sarà centrale lottare insieme a rimbalzo, lavorare di squadra per contenere i loro lunghi e per evitare i tanti tiri dal perimetro subiti all’andata. Dal punto di vista fisico mi sento meglio, piano piano mi sto avvicinand­o al 100% recuperand­o dal problema alla spalla”.

Alla Sibur Arena i bianconeri scenderann­o in campo senza poter contare sul contributo di Dustin Hogue, in recupero dall’infortunio al ginocchio sinistro rimediato nella vittoria della scorsa settimana contro Asvel, e di Nikola Jovanovic, che sconterà il secondo turno di squalifica dopo l’espulsione di Belgrado contro il Partizan.

Nel frattempo Diego Flaccadori è stato inserito dal Ct della Nazionale Italiana, Meo Sacchetti, nella lista dei 16 convocati durante l’imminente finestra Fiba in cui gli Azzurri si giocherann­o la qualificaz­ione al Mondiale di Cina della prossima estate. Lo Zenit, al pari di Valencia ed Asvel, è ancora imbattuta in casa nella propria avventura europea: la Dolomiti Energia, al contrario, non ha ancora mai raccolto i due punti lontana dalla BLM Group Arena: coach Karasev ha a disposizio­ne un roster con esperienza (Marko Simonovic e la batteria dei russi su tutti), riconoscib­ilità internazio­nale (Brandon Jennings in Nba ci ha giocato e da grande protagonis­ta) e tanto talento offensivo (il figlio del coach e Philip Scrubb su tutti).

A questo mix letale unite la fisicità debordante di Reynolds sotto canestro e la mano infuocata di Uthoff dall’arco ed è facile capire perché i bianconeri si trovano di fronte ad una sfida particolar­mente impegnativ­a sotto tutti i punti di vista. Trento e San Pietroburg­o sono alla quarta sfida in EuroCup: lo scorso anno i bianconeri si imposero in casa con una fantastica prova di squadra che sfociò nel 104-81 finale, ma nell’ultimo precedente i russi si sono rifatti e pure con gli interessi, sbancando la BLM Group Arena con un sonoro 60-93. In Russia sul finire di 2017 vittoria dei padroni di casa 81-70. Palla a due alle 18.

 ??  ?? Grinta L’energia del capitano Toto Forray servirà per spingere Trento in una gara molto delicata (foto Eurocup)
Grinta L’energia del capitano Toto Forray servirà per spingere Trento in una gara molto delicata (foto Eurocup)

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