I piccoli al centro. Così il Muse ha fatto scuola
Il direttore Lanzinger: «Dai parcheggi ai menu, il nostro un modello da esportare»
«No teens, no party», è stato solo uno dei tanti appuntamenti che, ieri, il Muse, il Museo della scienza di Trento, ha dedicato ai giovani per festeggiare la Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un benvenuto tra interventi musicali, artistici, escape room e caccie al tesoro. Tra le molte proposte della giornata anche la festa «Le 1000 e una di più» che si è articolata in tre momenti: al mattino attività di coinvolgimento rivolte ai più piccoli, al pomeriggio iniziative per i bambini delle scuole elementari e nel pomeriggio per i ragazzi di medie e superiori. E sono stati proprio gli studenti i protagonisti di «Dialogo: la parola ai giovani», tra sfide, riflessioni e provocazioni sul significato di essere teenager oggi, i ragazzi hanno dialogato insieme agli adulti con la partecipazione anche di Thomas Bocchimpani, concorrente della sedicesima edizione di «Amici». Oltre alle tante attività, la celebrazione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata utile anche per presentare il progetto pilota «Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti», nato in collaborazione con Unicef e con il dipartimento Salute della Provincia autonoma di Trento. Una sperimentazione che ha voluto offrire ai musei e alle biblioteche la possibilità di entrare a far parte, con le proprie competenze e specificità. «La sperimentazione avviata nel nostro museo di scienze naturali – ha detto il direttore del Muse, Michele Lanzinger – vuole essere un modello da esportare». Una sperimentazione, durata un anno «dove si sono rilette tutte le azioni e gli spazi dedicati al target 0-18 anni». Come ad esempio il menù bambino attento alla sana alimentazione e allo
Maule Sono molte le attività avviate per costruire una comunità amica delle famiglie
spreco, il parcheggio riservato alle mamme e ai papà, tariffe agevolate per bambini e ragazzi, informazioni e comunicazioni ad hoc per i più piccoli, l’allestimento dei Baby pitstop (area per l’allattamento e la cura del bambino). Un progetto che va ad arricchire il nutrito panorama di iniziative che Comune di Trento e Provincia stanno già promuovendo. Come, ha ricordato l’assessore comunale Chiara Maule, il programma StraBene finalizzato alla partecipazione attiva dei ragazzi delle scuole