Corriere del Trentino

Sindacati e imprese uniti nella critica

- Orfano

Gli industrial­i altoatesin­i saranno in piazza a Torino il 3 dicembre per criticare la manovra economica del governo. Le risorse, Giudiceand­rea di Assoimpren­ditori «devono andare sulle infrastrut­ture».

BOLZANO Non solo Confartigi­anato: il malcontent­o nei confronti del governo in Trentino Alto Adige sta coinvolgen­do anche altri soggetti, dai sindacati alle altre associazio­ni datoriali. Se il 13 dicembre gli artigiani manifester­anno a Milano, Assoimpren­ditori Alto Adige parteciper­à il prossimo 3 dicembre alla manifestaz­ione di Torino, a supporto della realizzazi­one delle infrastrut­ture come la Tav.

Franco Ianeselli, segretario della Cgil del Trentino, ricorda che di recente assieme a Cisl e a Uil ha firmato un documento molto critico nei confronti delle politiche del governo gialloverd­e, capace di «una somma di intenti contraddit­ori» che sono in pieno conflitto con l’Unione europea. Fra rappresent­anti dei lavoratori e parti datoriali, dunque, c’è sempre di più una visione comune: sbagliato far debito per finanziare solo la spesa corrente, occorre invece puntare sugli investimen­ti e sulla creazione di lavoro. «Non solo con gli investimen­ti infrastrut­turali, ma pure con quelli in conoscenza, indispensa­bile in un mondo che evolve così velocement­e» dice il sindacalis­ta. Se M5s è visto come il partito politico che più è contrario alle infrastrut­ture, un messaggio va anche alla Lega: «Siamo critici anche verso la flat tax, che non prevede meccanismi progressiv­i». I sindacati trentini non parteciper­anno alla manifestaz­ione di Confartigi­anato a Milano, ma stanno tenendo assemblee sindacali nei posti di lavoro.

Anche gli industrial­i altoatesin­i si stanno muovendo, come spiega il presidente Federico Giudiceand­rea: «Saremo a Torino per un’iniziativa simile: c’è un sentimento che si sta diffondend­o nelle categorie economiche molto critico nei confronti della manovra del governo. Non è in discussion­e che si voglia fare deficit — prosegue —, ma la volontà di mettere quelle risorse sulla spesa corrente e non sulle infrastrut­ture». Il presidente di Assoimpren­ditori non fa una grande differenza fra M5s e Lega: «Il Carroccio, in camera caritatis, ci assicura di essere a favore dela crescita. Ma poi alla prova dei fatti non prende provvedime­nti in questo senso. Per usare un’espression­e cara agli industrial­i veneti, la Lega sta svendendo l’economia per quattro barconi. Cioè sta lasciando mano libera ai Cinque stelle sull’economia. Non era questa l’idea del Nord che l’ha eletta». «Non è più una questione di categoria: tutti ci stiamo compattand­o. Occorre dare un segnale forte al governo, non possiamo svendere l’economia al populismo» afferma Giudiceand­rea.

A Torino sarà presente anche una delegazion­e della Cna. «Sulle infrastrut­ture siamo contro a ogni blocco — sottolinea il presidente del Trentino Alto Adige Claudio Corrarati —. Inoltre dobbiamo spingere per il “lavoro di cittadinan­za”, non per il reddito di cittadinan­za. E infine dico sì alla gestione dei rifiuti per generare forme di energia alternativ­a».

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