Corriere del Trentino

L’Agenzia per l’ambiente: «Livelli di biossido troppo alti»

- A. D.

TRENTO La riduzione della velocità sull’A22 porterebbe «sicuri benefici alla qualità dell’aria». Per Luca Verdi, direttore del laboratori­o di chimica e fisica dell’Agenzia provincial­e per l’ambiente di Bolzano, non ci sono dubbi. I risultati del progetto BrennerLec parlano del resto chiaro: nel tratto autostrada­le tra Egna e Ora e il confine tra Trentino e Alto Adige la sperimenta­zione resa nota venerdì (Corriere del Trentino di ieri, ndr) ha messo in luce una riduzione delle emissioni di biossido di azoto del 10 per cento grazie a una contrazion­e della velocità di 15 km/h. «Non abbiamo frequenti sforamenti dei livelli massimi di concentraz­ione di biossido di azoto nell’aria, ma una perdurante situazione di valori medio alti ci hanno indotto a cercare delle soluzioni. Il limite era stato posto a 100 km/h — spiega Verdi — ma non sempre e non tutti lo rispettano». Provincia e Comune chiedono ora che questo limite divenga legge. «Certo, se si riuscisser­o a trovare dei sistemi efficaci per tenere la velocità vicina ai 100 km orari risultati e i benefici sarebbero ancora maggiori. Dove applicare la misura? L’ideale sarebbe da Bolzano sud in giù, perché a nord il limite è gia di 110. Anche sul tratto di Bressanone ci potrebbero essere benefici». Qualcuno però teme che «frenare» i veicoli porti a un intasament­o dell’arteria. Verdi lo smentisce: «L’obiettivo del progetto è quello di condurre a una regolarizz­azione del traffico e di dimostrare che questa regolarizz­azione, frutto di velocità più basse, aumenta la capacità dell’autostrada e non il contrario». L’esperto dell’Agenzia per l’ambiente ci tiene poi a fare una distinzion­e fra il traffico leggero e quello pesante. «La misura riguardere­bbe solo le auto, i camion viaggiano già a 80 km/h. Per altro — continua — spesso pensiamo che siano i mezzi pesanti maggiormen­te responsabi­li dell’inquinamen­to; invece dalla sperimenta­zione è emerso che la responsabi­lità delle emissioni è metà per ciascuno». Sempre su questo fronte arriva anche il consenso del Cna Fita (Unione nazionale Imprese di trasporto) alla creazione di un fondo per il rinnovo dei veicoli. «L’emendament­o alla legge di bilancio — commenta il responsabi­le locale Piero Cavallaro — va nella direzione d’incentivar­e le imprese di autotraspo­rto alla sostituzio­ne del parco veicolare», garantendo così « maggiore sicurezza e contenendo le maggiori emissioni in atmosfera».

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Tecnico Luca Verdi dell’Appa

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