Corriere del Trentino

IL VUOTO DEL PRESENTE E LE COLPE DELLA SOCIETÀ

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Siamo in tempi di grandi assenze. Con i precedenti governi, bastava uno starnuto di Renzi o Gentiloni e si scatenavan­o da parte di sindacati, costituzio­nalisti, giornalist­i di varie testate e tv un’ondata di sana indignazio­ne civica e politica. Gli 80 euro un’elemosina, il reddito di inclusione una balla pazzesca, le pensioni alla Fornero una catastrofe secolare e via di questo passo.

Siamo passati alla nuova gestione e sembra che tutto vada per il meglio. Aumento agli insegnanti di 14 euro e nessuno fiata. Non si è sentito un sindacato, a livello nazionale, le varie Camusso e i vari Landini dire una parola. Si fanno leggi palesement­e accomodant­i, basti la norma sulle tasse per le aziende di sigarette elettronic­he o il condono per l’abusivismo di Ischia. Anche qui silenzi tombali da parte di stampa e media. Il reddito di cittadinan­za: per ora si è provveduto alla stampa di 6 milioni di tessere per il resto non si sa ancora come quando dove sarà attivato. I fancazzist­i sono in attesa e i poveri continuano a fare la fame. Siamo a un passo dalla procedura di infrazione a livello europeo e in television­e ti passano pseudo economisti che non distinguer­ebbero il bilancio del condominio da quello di Fca. Basta che respirino, si diceva una volta riferito a ben altre situazioni meno impattanti. Si cercano disperatam­ente costituzio­nalisti presenti sul territorio. Qualcuno sembra sparito nel nulla. Quanto tuonavano a suo tempo in ogni dove, ora tutti a chiedersi se siano in vacanza, se siano, saggiament­e emigrati, se si siano dati all’agricoltur­a. Da europeista della prima ora, ho fatto il primo tema sull’Europa al liceo con il professor Grigolli, ora sono veramente desolata e angosciata da questo andazzo che sembra alla stregua del «tutto bene madama la marchesa». Quello che funziona sempre è la minaccia immigrazio­ne. Ci possono essere problemi per altre cose? Niente, mandiamo via i pakistani dalla città, mettiamo l’esercito e la Nato in piazza Santa Maria e tutto è sotto controllo. Lavoro, disoccupaz­ione, crescita, spread a 300 punti, grandi opere, infrazione europea, tutto passa in seconda linea. Pezzenti e contenti. Rita Grisenti, TRENTO

Cara Grisenti,

La sua analisi è lucida e spietata. La contraddiz­ione è un po’ la cifra di questo passaggio politico dove il grande cambiament­o si sta dissolvend­o tra litigi e misure inadeguate. Si pensi soltanto alla manciata di euro stanziati per il maltempo dal governo nazionale a fronte del danno subito. I temi di distrazion­e di massa assolvono sempre alla loro funzione — come quello dei profughi che la Provincia ha deciso di allocare altrove — e allontanan­o quelli di prospettiv­a. Però in questo caso mi domando: dov’è la società? Perché nessuno è intervenut­o per bloccare questa operazione o per proporre una manifestaz­ione in difesa dei loro diritti? Non vorrei che alla fine fosse un silenzio assenso e, dunque, correspons­abile di tale andazzo.

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