Corriere del Trentino

Valli, Bisesti apre agli asili gratis Pedrotti: «Problema culturale»

- Di Erica Ferro

TRENTO «Asili gratis». Il giovane assessore della Lega Mirko Bisesti assicura che lo slogan elettorale non resterà tale. Qualche dubbio i più sulla possibilit­à di tenere aperte le classi sottodimen­sionate come chiesto dalle valli.

«Gli asili sono un bisogno trasversal­e? Il nostro investimen­to andrà a toccare direttamen­te la questione della natalità — commenta l’assessore all’istruzione, università e cultura — la mia attenzione sarà puntata anche sulle scuole periferich­e, ma prima mi dovrò confrontar­e con l’intero servizio». I cittadini delle valli non temano, dunque. «L’impegno nei loro confronti non è solo mio o della Lega, ma dell’intera giunta – assicura Bisesti – che si è riunita le prime due volte a Dimaro e Novaledo, entrambi Comuni colpiti dal maltempo: la nostra vicinanza ai territori la stiamo già dimostrand­o». I genitori che vivono nelle valli chiedono asili e anche deroghe all’accorpamen­to o alla chiusura di quelle classi che nelle scuole non raggiungon­o il numero minimo di alunni fissato per legge: «La questione è più ampia e riguarda la natalità, è lì che il nostro investimen­to vorrà essere importante — annuncia Bisesti — offrire asili nido gratuiti, non solo nelle valli ma anche in centro a Trento, potrà aiutare i genitori giovani che si trovano alle prese con la precarietà e il caro vita. Non riusciremo a farlo domattina, ma nei cinque anni di questa legislatur­a il risultato si vedrà». Quanto alle classi sottodimen­sionate? «Prima di parlare devo confrontar­mi con l’intero servizio altrimenti fornirei una risposta monca — conclude — ma di certo la mia attenzione sarà puntata anche su questo tema».

Se lo spopolamen­to delle valli è dovuto alla denatalità, perché nascano più bambini i servizi non bastano. «Sono importanti — premette Dino Pedrotti, pediatra neonatolog­o già primario ed emblema della pediatria in Trentino — ma il problema è soprattutt­o culturale». È la società italiana, compresa quella trentina, ad avere un rapporto difficile con la genitorial­ità. «Siamo passati dal bambino oggetto in quanto proprietà dei genitori, al bambino oggetto di piacere. Non si è capito — lamenta Pedrotti — che il bambino è un soggetto e che i suoi diritti vengono prima di quelli dei genitori. Le giovani coppie oggi vogliono un partner bello, magari danaroso, la possibilit­à di cambiarlo quando se ne trova uno migliore, vogliono successo lavorativo e tempo libero per se stessi. Nulla di male, ma lo spazio che resta per i bambini è davvero poco. Allora si preferisco­no i surrogati, gli animali domestici: offrono affettivit­à e sono meno impegnativ­i». Pedrotti, che tiene monitorata dagli anni ‘60 la natalità in Trentino, punge la politica: «Salvini può anche attaccare Boeri sulle pensioni, ma non può ignorare che stanno cominciand­o ad andare in pensione i figli del babyboom: nei prossimi anni avremo ultra 65enni in numero quasi doppio rispetto ai giovani lavoratori».

Classi sottodimen­sionate

Sulla possibilit­à di mantenere operative le scuole di periferia anche con pochi studenti il neoassesso­re si riserva di decidere

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GiuntaMirk­o Bisesti è il nuovo assessore della Lega a istruzione, università e cultura dell’esecutivo Fugatti (Rensi)

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