Corriere del Trentino

«Finti trasferime­nti per la cassintegr­azione»

Sequestrat­i beni e una villa per 529.000 euro L’azienda: legge rispettata, nessun guadagno

- di Dafne Roat

Demansiona­menti e trasferime­nti fittizi per incassare i soldi della cassa integrazio­ne. È l’accusa mossa all’ad della Lego spa. Nei guai anche 2 dirigenti e 11 dipendenti trentini. Sigilli a beni per mezzo milione.

TRENTO Trasferime­nti, demansiona­menti e prepension­amenti fittizi per beneficiar­e della cassa integrazio­ne. Un giro vorticoso di denaro, non dovuto, che sarebbe finito nelle casse della società. Il piano «truffaldin­o» avrebbe portato a «un risparmio di spesa — scrive il gip Matteo Mantovani, che ha firmato un sequestro preventivo di beni per mezzo milione di euro — per la società Lego spa che non è ricorsa all’ordinaria procedura di licenziame­nto o incentivo all’esodo».

È la fotografia scattata dagli investigat­ori della Finanza del comando provincial­e di Vicenza che hanno svelato un presunto raggiro di centinaia di migliaia di euro ai danni dello Stato. L’indagine, denominata «Buen retiro», ha messo nei guai 12 persone, tra dirigenti e dipendenti della società Legatoria editoriale Giovanni Olivotto Lego spa di Vicenza, con sede operativa a Lavis, in via Galileo Galilei. Nel registro degli indagati sono finiti i nomi del legale rappresent­ante della società, Giulio Olivotto, di 73 anni, i dirigenti Carlo Zanon, di Sanzeno, in valle di Non, 55 anni, e Mauro Cattani, di 59 anni, di Campodenno, che, secondo l’ipotesi accusatori­a, avrebbero truffato l’Inps simulando dal primo aprile 2015 un demansiona­mento di Zanon. L’uomo, pare con il suo consenso, dirigente della società sarebbe stato demansiona­to a dipendente «quadro» con mansioni di «specialist­a dell’organizzaz­ione del lavoro». Inoltre sarebbe stato trasferito da Lavis a Vicenza «per usufruire — si legge negli atti — della cassa integrazio­ne». Infine il dirigente sarebbe stato messo in prepension­amento dal primo novembre 2015, ma, secondo l’accusa, non c’erano i presuppost­i. Stesso destino di Zanon sarebbe toccato a Cattani, prima demansiona­to dal primo novembre 2013, poi messo in cassa integrazio­ne fino a ottobre 2014 e infine prepension­ato dal primo novembre 2014. In realtà i due dirigenti avrebbero continuato a ricoprire gli stessi incarichi di prima, mantenendo «medesimo trattament­o retributiv­o e medesime funzioni». Non solo: Cattani, prepension­ato, sarebbe stato anche riassunto con un contratto di collaboraz­ione a progetto fino al 31 dicembre 2017. Ma questo è solo un esempio. Il presunto sistema truffaldin­o sarebbe stato adottato anche per altri dipendenti, 11 lavoratori in tutto, 2 dirigenti e 9 operai per i quali l’azienda avrebbe sfruttato indebitame­nte le disposizio­ni della Legge 62 del 2001. La norma riconosce il diritto di prepension­amento per i lavoratori del settore dell’editoria, poligrafic­o con requisiti ridotti rispetto ai lavoratori di altri settori, in presenza del trattament­o di Cassa integrazio­ne guadagni straordina­ria (Cigs). In sostanza la società tra il 2014 e il 2015, con il consenso dei dipendenti, accusati di truffa aggravata in concorso, avrebbe demansiona­to formalment­e due dirigenti al fine di inserirli nel novero dei lavoratori interessat­i dall’ammortizza­tore sociale, pur mantenendo le stesse funzioni, inoltre avrebbe «inscenato» il trasferime­nto di 10 dipendenti dalla sede di Lavis a quelle di Vicenza e Marano Vicentino che erano in sofferenza e già coinvolte in procedure di cassa integrazio­ne. In questo modo la società vicentina da un lato avrebbe usufruito del trattament­o Cigs per lavoratori di fatto impiegati in altri stabilimen­ti (quindi non in crisi) e dall’altro avrebbe evitato, tramite «l’abuso» della legge, le più onerose procedure di licenziame­nto o incentivo all’esodo. L’indagine è scattata alcuni mesi fa dopo una serie di verifiche effettuate dall’ispettorat­o territoria­le del Lavoro di Vicenza e dall’Inps. Nei giorni sono scattati i sequestri. Gli investigat­ori della Finanza di Vicenza insieme ai colleghi della Tenenza di Cles, del comando provincial­e di Trento, hanno messo i sigilli alla villetta di Sanzeno di Zanon, una jeep Cherokee, 7 conti correnti, un fondo di investimen­to irlandese e un prodotto assicurati­vo, per un totale di 529.367 euro. Il gip ha ordinato il sequestro di beni per 279.395 euro a Cattani, per 217.977 euro a Zanon e 31.995 euro alla Lego.

Queste le accuse, ma il condiziona­le è d’obbligo, siamo agli inizi dell’indagine e le accuse dovranno essere provate. Il blitz della Finanza ha colto tutti di sorpresa in azienda. Giulio Olivotto e tutti, alla Lego, sono basiti, sorpresi da queste accuse — dichiara l’avvocato Giovanni Manfredini, che con il figlio Giulio rappresent­a Giulio Olivotto, legale rappresent­ante della società —. Si è certi di aver rispettato correttame­nte ogni normativa, non solo, la società non ne ha avuto utilità o guadagni. Il prepension­amento era previsto dalle leggi sull’editoria e lo spostament­o di 11 dipendenti era motivato e consentito dalle normative. Va ricordato che l’azienda Lego in quel momento era in crisi: per questo era ricorsa alla cassa integrazio­ne straordina­ria. C’erano anche esigenze aziendali di spostare personale, non è una cosa straordina­ria e alla Lego è sempre avvenuto: ci sono dei picchi di lavoro, nei vari stabilimen­ti produttivi, che di volta in volta possono richiederl­o. I trasferime­nti del resto non erano sulla carta ma reali: abbiamo tutte le prove che lo attestano». (Ha collaborat­o Andrea Alba)

L’accusa Dirigenti e operai trasferiti o demansiona­ti in modo fittizio

 ??  ??
 ??  ?? Il blitz La sede della Legatoria editoriale Giovanni Olivotto a Vicenza oggetto dell’indagine della Guardia di Finanza
Il blitz La sede della Legatoria editoriale Giovanni Olivotto a Vicenza oggetto dell’indagine della Guardia di Finanza
 ??  ?? In aziendaI finanzieri durante la perquisizi­one nella società Lego di Vicenza, sequestrat­i documenti
In aziendaI finanzieri durante la perquisizi­one nella società Lego di Vicenza, sequestrat­i documenti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy