Galvagni «Per i precari un passaggio indolore»
Personale dei musei, si cambia ma senza strappi. Il segretario generale della Fp Cgil Luigi Diaspro e il funzionario incaricato del settore, Stefano Galvagni, sono convinti che il passaggio dei dipendenti museali dalla gestione amministrativa delle singole realtà a quella accorpata dell’ente provinciale avverrà senza creare problemi ai lavoratori. Una condizione che dall’1 gennaio riguarderà 350 lavoratori di Mart, Muse, Museo di S. Michele e Buonconsiglio. «Dal testo di legge e dalle dichiarazioni del nuovo governo non emergono motivi di allarme — garantisce Galvagni nell’incontro con i diretti interessati — è un passaggio amministrativo e gestionale che non dovrebbe avere alcuna ricaduta pratica sulla vita dei singoli lavoratori». Rassicurazioni che non hanno interamente placato i dubbi dei dipendenti. Tra gli aspetti più dibattuti il destino dell’autonomia dei singoli enti museali in termini di gestione del personale, la continuità del rapporto di lavoro, il godimento delle ferie e l’utilizzo della “banca ore” accumulata, modalità di conteggio inesistente nella struttura provinciale. «Dalla Provincia abbia avuto grande disponibilità di dialogo — prosegue — ma è urgente che l’assessore Bisesti ci convochi per mettere nero su bianco gli accordi». Altra tematica sentita quella dei precari. Matilde Peterlini e Luca Scoz da anni contrattisti stagionali al Museo delle palafitte hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione. Come loro, altri trenta avrebbero diritto a un passaggio contrattuale. «Il nostro timore è che nella definizione dei rapporti tra Provincia e musei venga dimenticata la nostra condizione. Non vogliamo perdere il treno dell’indeterminato». Galvagni conferma la necessità di fissare alcuni punti: «I contratti con le cooperative passeranno alla Provincia, ma chiederemo l’inserimento diretto dei lavoratori attraverso i contratti di riferimento del settore».