«Piscina e Lettere, via libera entro l’anno»
Comune, Gilmozzi precisa: «Lavoriamo a questi interventi da mesi»
TRENTO Italo Gilmozzi non ci sta: «È vero, la possibilità che la Provincia destini alla ricostruzione contributi finora stanziati per interventi riservati al capoluogo esiste. Ma non è il caso di piscina e nuovo polo culturale».
All’inizio di una settimana impegnativa per via Belenzani — ieri la commissione congiunta urbanistica e cultura, domani il vertice di maggioranza — l’assessore comunale ai lavori pubblici ci tiene a chiarire la situazione del Comune di fronte ai timori di una riduzione dei finanziamenti di Piazza Dante per far fronte ai danni del maltempo (Corriere del Trentino di domenica).
«Abbiamo già vissuto una situazione simile per il bando delle periferie» ricorda Gilmozzi. «È chiaro — prosegue l’assessore — che mi auguro che i soldi rimangano. Ma se ci saranno altre indicazioni, le affronteremo nel momento in cui avremo comunicazione».
Su un punto, però, Gilmozzi è netto: sul nuovo centro natatorio previsto a Trento sud e sul nuovo polo culturale che sarà ricavato nell’ex facoltà di Lettere (entrambi finiti ieri sul tavolo delle commissioni urbanistica e cultura, riunite in seduta congiunta) «il Comune — mette in chiaro l’assessore — sta lavorando da mesi. Non abbiamo accelerato adesso per paura di perdere i finanziamenti: si tratta di un percorso che stiamo portando avanti da tempo».
«Per entrambe le opere — aggiunge Gilmozzi — c’è una scaletta già definita: entro fine anno dobbiamo approvare i progetti preliminari». Per questo ieri sera i documenti sono stati esaminati dalle commissioni. «Per quanto riguarda la piscina — spiega l’assessore — siamo tornati a un progetto che prevede le dieci corsie e la piattaforma. L’intenzione è di arrivare all’approvazione del progetto preliminare nella prossima tornata consiliare».
E sull’ex Lettere: «Dopo il percorso partecipativo, ora abbiamo ricevuto anche le valutazioni del professor Pier Luigi Sacco». Il progetto preliminare, in questo caso, «sarà aperto, per evitare di precludere eventuali utilizzi dei diversi piani». Con una precisazione: «Le risorse, per questo progetto, arrivano dal fondo unico territoriale. Quindi non c’entrano con quelle che il governatore potrebbe togliere ai territori per destinarle alla ricostruzione».
Assessore Il centro natatorio avrà dieci corsie
I tempi «Non abbiamo accelerato»
Passato «Caso simile per le periferie»