Corriere del Trentino

Raiffeisen «libere», le Pmi altoatesin­e esultano

Artigiani dell’Apa e commercian­ti dell’Unione: «Rimarranno partner di fiducia» Scudo anti-spread «adatto solo alle assicurazi­oni». Poi approvato anche per le Bcc

- E. Orf.

BOLZANO Le piccole imprese altoatesin­e apprezzano la libertà di scelta che sarà concessa alle Raiffeisen all’interno della riforma del credito cooperativ­o, risultato dell’emendament­o approvato settimana scorsa (al decreto fiscale) dalla sesta commission­e in Senato. Intanto ieri nella medesima commission­e è arrivata la questione «scudo anti-spread», emendament­o che ha dovuto essere riformulat­o rispetto a quanto presentato in passato da M5s. Intanto nel fine settimana appena trascorso Cassa centrale banca ha quasi completato tutte le assemblee delle Bcc aderenti, che adesso sono 83 su 87.

Le 39 Raiffeisen che fino a qualche settimana fa sembravano destinate a formare il gruppo provincial­e di Cassa centrale Raiffesen — e che invece con grande probabilit­à propendera­nno per il Fondo di garanzia (Ips) alla tedesca — sono fondamenta­li per artigiani e commercian­ti. Gert Lanz, presidente uscente degli artigiani di Apa, afferma: «Gli istituti bancari rappresent­ano dei partner importanti per le ditte artigiane. Per gli operatori economici locali il contatto diretto e delle relazioni di fiducia strette assumono del resto grande rilevanza. Proprio per questo l’artigianat­o ha reagito con soddisfazi­one alla recente notizia in base alla quale tale fiducia potrà esistere anche in futuro».

L’Unione, con il presidente Philipp Moser, è sulla stessa linea: «Siamo soddisfatt­i della proposta di modifica della riforma del credito cooperativ­o. In questo modo, similmente a come già avviene in Austria e Germania, le Casse rurali dell’Alto Adige hanno la possibilit­à di riunirsi in una federazion­e invece che essere costrette ad aderire a un gruppo bancario. La federazion­e porterebbe grandi vantaggi, perché rimarrebbe integra la partecipaz­ione cooperativ­a a livello locale e le decisioni potrebbero essere ancora prese autonomame­nte e tempestiva­mente sul territorio. In questo modo si mantiene la vicinanza alla popolazion­e locale e, grazie alla conoscenza del mercato locale, gli operatori economici potranno continuare a essere sostenuti nella maniera più idonea»,

Cassa centrale banca intanto nel week-end ha ottenuto altri 16 «sì» all’adesione. In Trentino manca solo l’assemblea di Cr Giudicarie il 30 novembre; prima ci sarà Banca Bologna il 28; a seguire Bcc Aquara il primo dicembre e a chiudere Bcc Nisseno il 9 dicembre. Iccrea concentrer­à le assemblee delle sue Bcc nei tre prossimi week-end.

Una decina di giorni fa il ministro M5s Fraccaro aveva parlato di emendament­o per consentire alle Bcc di evitare gli effetti delle oscillazio­ni dello spread. Ieri in commission­e al Senato è stato ha approvato un emendament­o che introduce uno «scudo anti spread» per quelle compagnie di assicurazi­one che non adottano i principi contabili internazio­nali. «L’emendament­o per le banche, invece, che i principi internazio­nali li applicano, è ancora accantonat­o — avvertiva la senatrice Fi Donatella Conzatti —. La sospension­e dell’applicazio­ne di questi principi è già avvenuta altrove, ma è un passaggio delicato. Trattandos­i poi di una norma facoltativ­a, potrebbero nascere problemi di comparabil­ità dei bilanci delle banche. Per questo non è ancora stato votato». Una nota annunciava che «analoga proposta» passata per le assicurazi­oni sarebbe stata «avanzata dal M5s anche per le banche non quotate». In serata, però , la commission­e lo ha votato comunque per le Bcc, nonostante la contrariet­à della quinta commission­e.

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Riforma Bcc Le Raiffeisen potranno evitare il gruppo

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