Corriere del Trentino

Ore 7, il governator­e riceve «Aiutami a trovare lavoro»

- Di T. Di Giannanton­io

TRENTO Buona la prima. Il riceviment­o mattutino dei cittadini voluto dal presidente Maurizio Fugatti ha fatto il tutto esaurito già al giorno d’esordio e in fila, tra gli altri, anche una coppia di «stranieri» soddisfatt­i per aver ottenuto dal presidente leghista quello che lamentano essere stato loro negato dal governator­e autonomist­a. Per il Trentino, il riceviment­o all’alba dei cittadini da parte del presidente, è una novità.

Ieri mattina, prima ancora che il sole spuntasse fuori dalle montagne, a partire già dalle sei e mezza, un gruppo di sette persone era in attesa davanti il portone del palazzo della Provincia per parlare con il presidente. Una volta entrati — mentre dall’altra parte della piazza iniziavano a vedersi i primi pendolari in stazione — si dava precedenza a chi aveva già preso appuntamen­to per il colloquio di dieci minuti. Chi rimaneva fuori attendeva il proprio turno nella sala d’attesa e uno alla volta venivano chiamati in «udienza».

Secondo i presenti un’iniziativa che ci voleva e che riporta finalmente la politica fuori dai «palazzi del potere», in mezzo alla gente. «È bene che il presidente abbia un’idea della società che si avvicini alla realtà. Sarà una mossa vincente, in questo modo la politica torna ad essere a contatto con la gente. È importante che le persone siano ascoltate, il presidente in questo modo può rendersi conto dei problemi reali delle persone, sia quelli personali che quelli collettivi», dice un signore fuori dalla presidenza arrivato in città dalla Valsugana. È la persona che ha fatto il viaggio più lungo. Le porte della presidenza saranno aperte ogni martedì ai cittadini dalle 7 alle 9. Una scelta — ha spiegato il governator­e — «in linea con le riunioni di giunta nei territori colpiti dal maltempo», che secondo il presidente permetterà di non perdere il contatto con la realtà.

Ieri mattina, nelle due ore concesse per le udienze, si sono alternate ben venti persone. Le richieste non sono di natura politica, non investono un Comune, una frazione, un’associazio­ne. Il lavoro e la casa gli argomenti ricorrenti, al limite i confini di un terreno da sistemare: rapporto diretto tra la massima autorità dell’Autonomia e le esigenze individual­i. Una prassi che alcuni sperano diventi una consuetudi­ne. C’era chi aspettava questa iniziativa da molto tempo, ad esempio i due ragazzi «stranieri», che con Ugo Rossi non avevano avuto soddisfazi­one. «Sono cinque anni che proviamo a parlare con il presidente, ma nulla da fare. Ora invece abbiamo mandato una mail e ci hanno immediatam­ente ricevuti», racconta una giovane trentina Aisha Berisa, con in braccio suo figlio e accompagna­ta dal compagno Alen Demir.

Allo stesso modo un signore con a fianco suo figlio disoccupat­o: «Abbiamo chiesto a Rossi di riceverci una ventina di volte, ma una volta segnati in agenda dalla segreteria non ci richiamava­no più. Ora invece come veniva fatto dal presidente in Alto Adige abbiamo finalmente questa possibilit­à». Il riferiment­o è all’ex presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder, noto non solo per aver ricoperto per venticinqu­e anni l’incarico da governator­e, ma anche per i riceviment­i mattutini che teneva alle sei con i cittadini prima di iniziare la giornata di lavoro. Con orari un po’ più italiani, Fugatti ha optato per le sette di mattina, ma si inserisce comunque nella tradizione lasciata in eredità dall’ex presidente. «Con la nuova giunta l’orario di apertura del palazzo è stata spostata dalle otto alle sette», dicono in portineria.

All’alba dalla Valsugana

È importante che le persone siano ascoltate. Sarà una mossa vincente, la politica torna tra la gente

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 ??  ?? Presidenza Fugatti sulla scrivania che fu di Dellai e Rossi riceve una cittadina. Sulla destra è comparso un crocifisso (Rensi)
Presidenza Fugatti sulla scrivania che fu di Dellai e Rossi riceve una cittadina. Sulla destra è comparso un crocifisso (Rensi)
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In coda L’ingresso nel palazzo

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