Corriere del Trentino

Trasporti, potenziate le corse per le valli

In fase di attuazione il piano della vecchia giunta: 38 milioni e 169 nuovi autobus per cadenzare le corse

- Di Erica Ferro

Entra nel vivo il piano di potenziame­nto dei trasporti nelle valli: 38 milioni e 169 nuovi autobus per cadenzare le corse. La decisione era stata presa dalla giunta precedente. In futuro per le valli più isolate si ricorrerà ai privati.

TRENTO Quello sul potenziame­nto dei collegamen­ti fra il centro e le valli è un ragionamen­to che Trentino trasporti ha iniziato già da qualche anno. «È un discorso avviato con la giunta precedente, in particolar­e con l’ex assessore Mauro Gilmozzi» sottolinea la presidente Monica Baggia. Nulla di nuovo sotto il sole, insomma.

Nel dibattito sorto dopo l’intervista dell’arcivescov­o Lauro Tisi al Corriere del Trentino, è emersa anche la richiesta di maggiori collegamen­ti con le valli. In parte, sono già operativi. «E per le zone più piccole e isolate stiamo verificand­o la possibilit­à di una comparteci­pazione dei vettori privati» chiosa Baggia. Che snocciola anche un paio di cifre: «A oggi sono stati stanziati, per metà dalla Banca europea per gli investimen­ti e per metà dalla Provincia, 38 milioni di euro per l’acquisto di 169 autobus, di cui 125 extraurban­i: la procedura di gara è in corso». La riflession­e, dunque, non è rimasta pura astrazione: la prima sperimenta­zione ha riguardato il tratto che collega Cavalese e Penia, con l’introduzio­ne di una corsa ogni ora in entrambe le direzioni. Poi nel periodo estivo lo stesso metodo è stato applicato in val di Ledro, tra Mezzocoron­a e Molveno, sia tramite Fai della Paganella che Spormaggio­re e tra Rovereto e Arco, mentre fra Rovereto e Riva del Garda c’erano delle corse ogni mezz’ora. «Da settembre, invece, il potenziame­nto ha riguardato i collegamen­ti da Vigolo Vattaro e dalla Valle dei laghi verso Trento e fra Mezzocoron­a e Cles via Denno — spiega Flavio Huber di Trentino trasporti — in futuro, ci si concentrer­à invece sul collegamen­to fra Trento e le Giudicarie, la val del Chiese e la Rendena». «Abbiamo iniziato anche un’analisi per verificare la possibilit­à di una comparteci­pazione dei vettori privati, ad esempio nella forma del sub-affidament­o, per potenziare il collegamen­to con le zone più piccole e isolate — fa sapere Baggia — i privati sono molto più elastici di noi sia in termini di mezzi, più piccoli, che di orari e possono effettuare un servizio più a misura, in base alle specifiche esigenze di ogni zona». Per quanto riguarda i collegamen­ti su rotaia, invece, sono in corso interventi «finalizzat­i alla velocizzaz­ione della ferrovia Trento-Malè, che è efficiente, non ha ritardi, ma tempi di percorrenz­a lunghi dettati dal modo in cui è stata concepita» spiega Baggia, mentre invece dal 9 dicembre entreranno in vigore nuovi orari sulla linea della Valsugana: «Fra le 6.58 e le 8.46 sono state introdotte due nuove corse da Borgo verso Trento e due sono state spostate con un aumento significat­ivo dell’offerta per raggiunger­e il capoluogo in ore utili per i lavoratori — evidenzia Maurizio Bonetti di Trentino trasporti — per gli studenti della collina, inoltre, è stato inserito un treno in doppia composizio­ne in partenza da Trento alle 8.24 e arrivo alla fermata di Povo/Mesiano alle 8.40».

Le fasi

Si è partiti con le aree turistiche, poi le periferie popolose, ora si pensa ai centri minori

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