Corriere del Trentino

La responsabi­le «Presepe e cori ci sono già»

- A. D.

Anche le scuole del Trentino sono sempre più multietnic­he. E questo a qualcuno può far sorgere il dubbio che presepi, canzoncine natalizie siano stati spazzati via dal vento dell’intercultu­ralità. Nulla di più sbagliato come spiega la coordinatr­ice pedagogica della scuola Maso Ginocchio Patrizia Fellin cui abbiamo chiesto una fotografia della situazione attuale. «Noi nelle scuole dell’infanzia curiamo la parte della spirituali­tà e non della religiosit­à, ossia la parte relativa alle domande che i bambini fanno su temi come vita e morte. In alcune scuole so che i crocifissi ci sono, in altre no, ma è comunque nostro compito aiutare i piccoli a decifrare i simboli che incontrano. Questo vale per il Natale: lo spieghiamo come una storia, che fa parte della nostra cultura e che ha al centro l’elemento del dono, inteso per la sua accezione di scambio e accoglienz­a dell’altro». Nella scuola dunque canti di Natale e presepe ci sono e non vengono derubricat­i per far posto a tradizioni e religioni altre, nonostante quella di Maso Ginocchio sia una realtà a forte presenza di nuovi cittadini. «Abbiamo fatto — conclude — molta formazione con le insegnanti sui temi della nostra religione e sulle festività anche delle altre. Questo fa si che quando un bimbo pone un tema religioso l’insegnante sia preparata e possa affrontarl­o coinvolgen­do tutti».

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