Corriere del Trentino

Il ministro Bussetti «Crocefisso simbolo della nostra cultura»

Bisesti ai dirigenti: sovrintend­ente priorità

- Dongilli

Il ministro dell’istruzione Marco Bussetti dice sì al presepe e ai crocefissi nelle scuole: «È il simbolo della nostra storia, della nostra cultura e delle nostre tradizioni». «Il nostro è un invito» ha ribadito ieri l’assessore Mirko Bisesti al termine dei due incontri con i dirigenti scolastici.

TRENTO Sì al presepe e ai crocefissi nelle scuole. Anche il ministro dell’istruzione del governo Conte Marco Bussetti entra nel dibattito aperto dal presidente della Provincia di Trento. Maurizio Fugatti aveva invitato a non far mancare crocefisso e presepi, simboli della cultura cristiana del nostro Paese, da aule e uffici. «Un invito», e non un obbligo, come ci ha tenuto a precisare l’assessore Mirko Bisesti in conclusion­e dei due incontri di ieri con i dirigenti delle scuole profession­ali prima e i 76 dirigenti di 43 istituti comprensiv­i (elementari e medie), 22 istituti superiori e 2 istituti onnicompre­nsivi (Fassa e Primiero) poi.

«Il crocefisso per me è il simbolo della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni: non vedo che fastidio possa dare nelle nostre aule scolastich­e anzi, può aiutare a far riflettere» ha detto Bussetti. Quanto al presepe «la storia in esso contenuta — ha continuato— fa parte della nostra identità culturale, penso che sia un simbolo importante. E penso che il Natale vada festeggiat­o. Senza remore: la vera integrazio­ne non si fa nascondend­o ma condividen­do le proprie tradizioni».

Il tema è stato solo sfiorato ieri da Bisesti, che non ha nemmeno citato le parole crocefisso e presepe, ma ha sempliceme­nte parlato di simboli religiosi. «Volevo portare alla vostra attenzione in questo modo un tema che è stato sollevato dal presidente nella sua relazione programmat­ica — ha detto il neo eletto assessore — il suo era un invito, ci tengo a precisare un invito, nel pieno rispetto dell’autonomia scolastica, a festeggiar­e il Natale alle porte attraverso i simboli della nostra tradizione».

Un atteggiame­nto molto più prudente e rispettoso, secondo alcuni dirigenti presenti, rispetto all’idea che l’indicazion­e arrivasse nero su bianco su una circolare. «L’assessore ha parlato di invito e di null’altro — dice Elina Massimo, dirigente dell’istituto tecnico Floriani — Diversa sarebbe l’imposizion­e, la scuola è laica, penso sia davvero difficile imporre una cosa simile». Laura Froner, ex sindaco e ex deputata dei Ds, dirigente dell’istituto comprensiv­o di Borgo aggiunge. «I presepi e i valori cui si riferisce l’assessore non sono mai mancati dalle scuole. Al suo appello, proprio perché non è qualcosa di formale, penso che ogni scuola possa rispondere a seconda della propria sensibilit­à».

L’assessore ha prima incontrato i vertici delle scuole profession­ali, sottolinea­ndo come questo livello di formazione rivesta per lui un «ruolo fondamenta­le. Il Trentino ha fatto bene fino a ora, ma si può fare di meglio, riportando al centro il valore del lavoro. Gli studenti

Il ministro

I simboli cristiani nelle nostre aule non possono dar fastidio, anzi fanno riflettere

delle profession­ali — deve essere chiaro — non sono studenti di serie B». I dirigenti hanno presentato un articolato ventaglio di temi su cui lavorare insieme: dalla necessità di rafforzare l’orientamen­to onde ridurre il fenomeno delle forti trasmigraz­ioni di studenti dai licei alle profession­ali nei mesi autunnali, all’importanza di arricchire il plafond dei profili profession­ali.

Bisesti ha preso appunti, ha ascoltato e ha, a più riprese, ribadito l’importanza del dialogo. Una posizione forse troppo passiva per qualcuno; il preside del liceo Filzi non ne ha fatto mistero: «Oggi mi sarei aspettato qualcosa di più da lei, qualche risposta in più». E in effetti i dirigenti lo hanno incalzato sui temi del contratto, del reclutamen­to, dell’autonomia scolastica e della sburocrati­zzazione. Un argomento, quest’ultimo, che rappresent­a un cavallo di battaglia della Lega. «La lentezza del sistema nel garantire strumenti e risposte è il primo problema percepito in qualsiasi settore. Su questo riuniremo in tempi certi dei tavoli di lavoro per velocizzar­e il sistema» ha risposto Bisesti.

Fra le novità che apparteran­no alla scuola targata Lega la reintroduz­ione del sovrintend­ente scolastico («Stiamo lavorando a dei modelli perché non rappresent­i una semplice riproposiz­ione del passato e lavori in coordiname­nto con il Dipartimen­to»), la valorizzaz­ione della storia locale, l’apertura internazio­nale che guardi al mondo e non più solo all’Europa «oggi troppo piccola» e la centralità dell’insegnante, cui «si dovrà portare più rispetto».

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(Rensi) La riunione Ieri 76 dirigenti hanno incontrato l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti, qui con la dirigente Livia Ferrario

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