Circoscrizioni, indennità fino a 700 euro
Capoluogo, delibera in Aula lunedì. In consiglio anche il piano di via dei Castori
TRENTO Il via libera non è scontato. Ma l’approdo in Aula è di per sé una notizia: a distanza di un anno e otto mesi dal documento firmato dai presidenti delle circoscrizioni sulla riforma degli enti decentrati — e dopo mesi (meglio: anni) di discussioni e polemiche — il consiglio cittadino si prepara ad affrontare lo spinoso tema delle indennità dei presidenti dei sobborghi. Per reintrodurle — se non ci saranno intoppi — almeno dal primo gennaio 2019. Di fatto, a meno di un anno e mezzo dalla fine della consiliatura.
La delibera approderà a Palazzo Thun nella tornata della prossima settimana (il presidente Salvatore Panetta ha convocato un’unica seduta lunedì 3 dicembre). E verrà trattata come sesto e ultimo punto. Vale a dire: si riuscirà a parlarne se la discussione sui cinque punti precedenti non si protrarrà oltre una certa ora.
Ma, probabilmente, il dibattito non si esaurirà in fretta. Il provvedimento — che sarà illustrato da Massimo Ducati — definisce l’entità delle indennità dei presidenti, stabilita sulla base di un calcolo preciso. In sostanza, l’intenzione è di «determinare nell’80% del 10% dell’indennità del sindaco l’ammontare dell’indennità massima erogabile a favore dei presidenti dei consigli circoscrizionali». Calcolando poi le differenze in base a consistenza demografica e ampiezza del territorio. Tre gli «scaglioni» finali: nel dettaglio, i presidenti delle circoscrizioni più grandi (Gardolo, Argentario, Oltrefersina, San Giuseppe-Santa Chiara, Centro storico-Piedicastello) percepiranno 702 euro, quelli dei quartieri di medie dimensioni (Meano, Bondone, Ravina-Romagnano, Povo, Mattarello e Villazzano) 658 euro e quello del sobborgo più piccolo (Sardagna) 614 euro.
Cifre che qualche consigliere ha già guardato con un certo «sospetto», visto che per il lavoro a Palazzo Thun in alcuni casi l’importo percepito è minore.
Ma nella seduta di lunedì non saranno solo le circoscrizioni a rappresentare una sorta di «grande ritorno» in Aula. All’ordine del giorno c’è infatti anche un’altra partita che ha attraversato più di una consiliatura: la lottizzazione di via dei Castori, a Martignano, di cui si parla dalla fine degli anni Ottanta. Una vicenda annosa, che sembra ora arrivata alla fase conclusiva. Rispetto al primo piano del 1989, la lottizzazione attuale prevede una riduzione della volumetria (da 25.600 a 22.800 metri cubi complessivi), con la rinuncia da parte dei proprietari anche del bonus volumetrico di 5.800 metri cubi. Soprattutto, dopo le critiche sollevate in particolare dalla circoscrizione (che ha dato parere negativo al progetto) e dopo i sopralluoghi della commissione urbanistica di Palazzo Thun, sono state introdotte delle modifiche alla viabilità, con la sistemazione della strada. Lunedì, dunque, al consiglio è affidato il compito di pronunciare l’ultima parola.