Delegati Itas su base territoriale Legame rotto con gli agenti
Secondo cambio di statuto per Itas: l’assemblea dei delegati ieri pomeriggio all’unanimità ha votato a favore delle nuove regole che distribuiscono la rappresentanza territoriale della mutua. Si passa da un principio fondato sulle polizze che ogni singola agenzia stipula e che danno diritto, superata una certa soglia, ad esprimere un delegato, a una rappresentanza territoriale «fissa». Con il passaggio di ieri si conclude il percorso di rinnovamento partito in sostanza dai guai giudiziari che hanno portato il direttore Ermanno Grassi alle dimissioni, seguito dall’ex presidente Giovanni di Benedetto, per arrivare alla nomina alla presidenza di Fabrizio Lorenz
( foto) e alla sua conferma in primavera nella prima battaglia elettorale nella storia quasi bicentenaria della Mutua. La seconda modifica allo statuto in qualche modo spezza il legame a tratti controverso fra agenti di assicurazione e delegati territoriali, i rappresentanti della base sociale della Mutua. Il loro numero complessivo sarà intorno ai 190-200 rappresentanti per tutta Italia. Un calcolo determinerà quante persone rappresenteranno la singola provincia o zona d’Italia più ristretta in base «all’apporto al Fondo di garanzia». Il Trentino Alto Adige continuerà ad esprimere la maggioranza dei delegati, poiché la maggior parte dell’attività della compagnia avviene in regione. Ciononostante è stato riconosciuto un «premio» di rappresentanza, 10 persone in più, proprio per il ruolo fondante. «Si tratta di un momento molto importante. La nostra Mutua si evolve in una forma più moderna — dice Lorenz — al passo con le nuove sfide del mercato assicurativo». Il cda, inoltre ogni anno proporrà i «benefici di mutualità» per i soci assicurati. Tutte le modifiche saranno inoltrate ad Ivass per l’approvazione definitiva.