A22, Fugatti tifa per l’accordo ma spuntano dubbi sulle opere Trentino marketing, cda snello
TRENTO Trentino marketing sarà dotato di un cda di albergatori e Apt, mentre ci saranno tavoli di indirizzo con tutte le categorie economiche. Il turismo ha poi bisogno di collegamenti, quindi bene l’ipotesi di accordo finale sulla concessione di A22, anche se pare che le opere preventivate non siano più così sicure. Questi i temi principali con cui la nuova giunta provinciale ha incontrato l’associazione albergatori Asat, il cui presidente Gianni Battaiola dovrebbe essere l’unico a presentarsi per la conferma nella prossima assemblea elettiva in primavera.
Il governatore Maurizio Fugatti, difronte a 150 albergatori, ha esordito con l’attacco alla burocrazia: «Il principale freno per le imprese: faremo un tavolo con le associazioni per provare a snellire, anche se non sarà facile». Sul fronte infrastrutture, l’altro ieri il Cipe ha dato l’ok alla concessione in-house di A22. «Auspico che l’accordo vada in porto — ha continuato il presidente —. A quel punto si faranno la terza corsia e le altre opere in programma». Proprio sugli investimenti però si apre una questione. Il documento del Nars, a cui fa riferimento la bozza di accordo del Cipe, parla degli interventi che «saranno ammessi a tariffa», cioè realizzati. Ebbene, lo saranno solo se «ritenuti dal concedente», cioè il ministero delle Infrastrutture, «e previa valutazione del comitato», il cui presidente è nominato sempre dal Mit, «strettamente necessari alle attività autostradali». Le opere in questione sono appunto 1,8 miliardi per la terza corsia Verona-Modena e terza corsia dinamica fra Verona e Bolzano nord, oltre a interventi di miglioramento per 800 milioni, che sommati ad altri investimenti cubano a 4,14 miliardi di euro.
Sempre sulle infrastrutture Fugatti ha detto che a gennaio si deciderà il tracciato della Valdastico. Il tema collegamenti è stato affrontato anche dal commissario per il Tunnel del Brennero, Ezio Facchin, che ne ha denunciato la scomparsa nella relazione programmatica. «Bolzano ha contatti molto avanzati con Rfi, Trento deve cambiare ritmo, individuare le priorità».
Esordio ieri fra gli albergatori Asat anche dell’assessore al Turismo Roberto Failoni, pure lui albergatore (Unat). L’era dell’amministratore unico in Trentino marketing sembra volgere la termine. «Creeremo un cda snello — ha detto l’assessore —, composto da albergatori e da un rappresentante delle Apt». E le altre categorie? «Entreranno in un tavolo in cui si elaboreranno proposte che poi verranno riportate a me: negli ultimi 5 anni è mancata la concertazione. Non voglio più che ci si sieda a far quattro chiacchere, tanto poi tutto è già deciso. Voglio essere un assessore a disposizione del Trentino: prima non era così, sfido chiunque a dire il contrario». Sullo stesso tema ha insistito anche il presidente Asat Battaiola: «Per la promozione ogni anno ci sono 75-80 milioni di euro a disposizione. Occorre un sistema che dia massimo rendimento a quei soldi. Finora Trentino marketing non ha lavorato male, ma bisogna migliorare». Il sostegno della Provincia sarà uguale per tutti i territori del Trentino? «Non tutte le zone sono uguali — sostiene Failoni —, per cui non ci potranno essere interventi omogenei. Servirà un centro studi per capire i mercati: non può essere unicamente la leva del prezzo il solo modo per essere competitivi». L’assessore poi ha insistito anche sulla formazione: «Andiamo nelle scuole e spieghiamo ai ragazzi che il lavoro nell’artigianato, commercio o turismo non è di serie B».