Fugatti si schiera: sto con le imprese
Da Trento a Bolzano, artigiani in marcia a Milano. Il governatore: «Le opere vanno fatte»
Il presidente Maurizio Fugatti pesa le parole: «Non so se gli imprenditori fanno bene a scendere in piazza, ma politicamente hanno ragione, le opere vanno fatte». Il riferimento è alla manifestazione «Sì Tav» di Torino e alla prossima del 13 dicembre a Milano. Questa volta a mobilitarsi saranno gli artigiani: «Siamo coesi» dicono.
Dopo la protesta degli industriali a Torino il 13 dicembre tocca a Confartigianato «No al partito della decrescita»
BOLZANO Il Trentino Alto Adige risponde alla chiamata di Confartigianato nazionale: giovedì 13 dicembre ci sarà anche una delegazione regionale a Milano per difendere le infrastrutture, contro chi nel governo le sta mettendo in discussione. E cosa dice il governatore trentino della Lega Maurizio Fugatti? «Siamo d’accordo con loro: vogliamo anche noi le opere».
Giusto l’altro ieri dodici associazioni di categoria si sono date appuntamento a Torino per sostenere la realizzazione della Tav Torino-Lione. Su questo come su altri dossier il governo gialloverde in questi mesi ha esplicitato un grande scetticismo, di marchio soprattutto M5s. Per reazione il «partito del Sì» si sta rafforzando nel modo imprenditoriale in tutta Italia e il prossimo giovedì 13 dicembre avrà modo di misurare la sua forza a Milano, nella manifestazione organizzata da Confartigianato. Una decina di giorni fa quella degli artigiani veneti è stata una delle prime voci a prendere posizione, a supporto del mondo imprenditoriale che vuole le infrastrutture per crescere, «contro il partito della decrescita irresponsabile». Ora anche il Trentino Alto Adige si organizza.
All’alba del 13 dicembre, alle 4.30, partirà un pullman da Bolzano: tappa a Trento e poi diretti a Milano, a manifestare. Si calcola dunque una cinquantina di partecipanti. «Strada, banda larga, treno. Tutte le infrastrutture sono indispensabili per la crescita del lavoro — afferma il presidente degli Artigiani trentini Marco Segatta —. Il focus inizialmente sarà forse più sul nord, ma garantisco che c’è una grande condivisione fra tutte le imprese d’Italia. Dal nord al sud insomma siamo coesi». Avere a cuore le infrastrutture significa ragionale a medio lungo termine, «in questa fase il fatturato e l’occupazione non vanno male in Trentino — aggiunge Segatta — ma c’è la sensazione di un rallentamento. E ciò ci preoccupa un po’». L’Apa altoatesina aveva già chiarito il suo pensiero qualche giorno fa: se l’artigianato altoatesino, con gran dispendio di energie, è riuscito a tornare nel gruppo di testa delle imprese europee, adesso non bisogna fermarsi. Servono efficaci collegamenti nazionali e internazionali, inaccettabile che vengano calati vincoli.
Difronte al montare delle rivendicazioni del «partito del Sì», la Lega ha dimostrato di essere sensibile. Il governatore del Veneto Luca Zaia si è già sbilanciato, sostenendo che è giusto manifestare. Dal canto suo Fugatti pesa le parole: «Non so se gli artigiani abbiano ragione a scendere in piazza. Ma politicamente siamo d’accordo con loro, vogliamo anche noi le opere: la pensiamo come loro».
A sostegno in particolare del Tunnel del Brennero, che il ministro M5s Riccardo Fraccaro vuole fermare, si scaglia anche Michl Ebner, presidente della Camera di commercio di Bolzano: «È un’infrastruttura fondamentale per decongestionare l’autostrada».
Segatta
Strada, banda larga, treno: tutte le infrastrutture sono indispensabili per la crescita. Siamo coesi dal nord al sud
Senza l’opera
«Pagheremmo di più la spesa al supermercato e in fabbrica ci sarebbero meno posti di lavoro»