Corriere del Trentino

Gli enti camerali appoggiano gli Artigiani: protesta giusta

«Il no ideologico blocca lo sviluppo del Paese»

- Di Enrico Orfano

TRENTO Dopo quello del governator­e trentino Maurizio Fugatti, arriva il sostegno pieno alla manifestaz­ione di Confartigi­anato «contro il partito della decrescita irresponsa­bile» da parte delle Camere di commercio di Trento e Bolzano, del governator­e della Provincia di Bolzano Arno Kompatsche­r e pure dell’assessore allo sviluppo economico trentino Achille Spinelli. Nel mirino la volontà di fermare le grandi opere, desiderio espresso in particolar­e dalla componente pentastell­ata del governo. Il ragionamen­to sottostant­e: se l’economia sta perdendo di slancio, è un errore bloccare gli investimen­ti che potranno dare ossigeno a lungo termine.

Giovedì 13 dicembre a Milano scenderann­o in piazza le sezioni territoria­li di Confartigi­anato. Dal Trentino Alto Adige partirà un pullman con una cinquantin­a di imprendito­ri. La protesta fa seguito a quella di Milano di lunedì, in cui 3000 imprendito­ri di 12 diverse sigle hanno dato corpo a quel «partito del Sì» che sta trovando progressiv­amente la sua voce.

Ieri a Trento in Camera di commercio si parlava dei primi dati relativi al terzo trimestre di quest’anno. Nel campione di imprese preso in esame (circa 2000) il fatturato cresce ancora del 3,8% e l’occupazion­e del 2%. Ma non ci si può nascondere un’inversione di tendenza, legata soprattutt­o alla stagnazion­e delle vendite all’estero. La Germania, ad esempio, «non è più quella di una volta» ha detto Spinelli. Bort ha riconosciu­to che «il vento favorevole dei mesi scorsi si sta affievolen­do». Le tensioni finanziari­e legate allo spread, il braccio di ferro fra il governo gialloverd­e e la Commission­e europea sulla manovra, «creano qualche elemento di preoccupaz­ione». Insomma il sistema è delicato, non si può scherzare mettendo in discussion­e le politiche a lungo termine. E così torna il tema della difesa delle infrastrut­ture, pensate per far crescere gli scambi. «Noi siamo fortemente orientati a far crescere l’economia e a proseguire nella realizzazi­one delle opere — ha scandito Bort —. L’imprendito­ria ha manifestat­o senso di responsabi­lità. Ora tutti devono essere messi difronte alle proprie responsabi­lità: gli investimen­ti fin qui svolti non possono cadere nel vuoto». Gli ha poi fatto seguito Spinelli: «Lo sviluppo economico non può fermarsi: È necessario dotarsi di infrastrut­ture, non abbiamo dubbi su questo».

In questi giorni a favore del completame­nto della galleria di base del Brennero — di cui sono stati completati 90 dei 230 chilometri complessiv­i di tunnel — si è espresso anche Michl Ebner, presidente della Camera di commercio di Bolzano: «La realizzazi­one di questa infrastrut­tura è fondamenta­le per migliorare la sostenibil­ità ambientale e decongesti­onare l’autostrada. Occorrono progetti e soluzioni a lungo termine affinché il comparto dei trasporti non venga ulteriorme­nte penalizzat­o da misure di limitazion­e del traffico»

Pieno sostegno agli imprendito­ri che manifestan­o Milano arriva anche dal presidente della provincia di Bolzano Kompatsche­r. «Il no ideologico a tutti i grandi progetti blocca lo sviluppo del Paese. Non si tratta di dire sì a tutto, ma di valutare i progetti sull’analisi dei costi e dei benefici. Nel caso del Brennero — spiega Kompatsche­r — possiamo sicurament­e dire che si tratta di un’opera a favore dei cittadini. Fermarlo avrebbe costi enormi, in termini di penali da pagare ma non solo». In un primo momento, quando era sindaco di Fiè allo Sciliar, Kompatsche­r aveva votato contro il progetto della Fortezza Ponte Gardena. «Ora che le indicazion­i dei Comuni sono state prese in consideraz­ione: non ha più senso opporsi. Allora bisognava chiedere il coinvolgim­ento dei territori. È così che si lavora nell’interesse dei cittadini: analizzand­o i progetti e proponendo migliorame­nti. Proprio in questi giorni — conclude il governator­e altoatesin­o — abbiamo incontrato i sindaci e i tecnici di Italfer che stanno progettand­o la tratta sud: quasi tutte le osservazio­ni dei Comuni sono state accolte, dove non sono state accolte abbiamo trovato compromess­i ragionevol­i. Ad esempio sulla gestione dei cantieri e sulle opere accessorie».

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Camera Il presidente Bort e l’assessore Spinelli
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Governator­e Arno Kompatsche­r

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