Inchiesta Trento Rise Consulenze gonfiate, altri guai per Traverso
Contestate le consulenze esterne di Trento Rise
Altri guai per Paolo Traverso di Trento Rise. L’ex direttore dell’associazione si è visto condannare dalla Corte dei conti, sezione di Trento, per danni erariali e al pagamento di 27 mila euro più le spese per incarichi assegnati a professionisti esterni a Trento Rise, in particolare per consulenze nelle mani di un avvocato e docente universitario.
TRENTO Altra condanna dalla Corte dei Conti sezione di Trento per Paolo Traverso di Trento Rise dopo la bastonata che ha visto l’ex direttore, insieme all’ex presidente Fausto Giunchiglia, condannati a pagare complessivamente 159.529 euro per consulenze illegittime (Traverso per 78.162 euro). Anche per questa vicenda, che risale al 2014, l’ex direttore nell’udienza del 18 ottobre scorso, si è visto condannare al pagamento di 27 mila euro più le spese alla liquidazione di Trento Rise, in seguito all’indagine penale della Guardia di finanza (dove Traverso non compare a differenza di Giunchiglia) per incarichi a professionisti esterni a Trento Rise, in particolare a un avvocato e docente universitario.
«Pur avendo l’azienda al proprio interno un qualificato studio legale», sostiene la Procura contabile «il conferimento d’incarico per servizi di consulenza legale» è stato dato all’esterno, un’azione da «ritenersi illegittima considerata l’evidente autosufficienza dell’organo dell’ufficio legale» di Trento Rise, si dice, definendo la condotta dell’ex direttore «gravemente negligente», con «il personale interno dotato di adeguate professionalità ma sottoutilizzato», riferendosi agli 8 avvocati interni. Non solo. L’importo dato al professionista come compenso (900 euro a giornata), anziché la somma di 36.000 euro lordi previsti, sarebbe stata di 45.676,80 (importo netto di 36mila), avvenuta, ma, come sottolineato dall’ex direttore, consegnati in epoca successiva alle sue dimissioni. Da parte sua Traverso ha anche rimarcato l’elevata professionalità del docente di diritto costituzionale e consulente di numerose società ed enti compresa la Provincia, sottolineando inoltre il basso livello impiegatizio del personale dell’ufficio legale, non avendo l’esperienza del professionista che aveva svolto diverse attività.
Anche Giunchiglia era stat condannato, con Traverso, per «l’irregolare impiego delle risorse assegnate a Trento Rise dalla Provincia», dove all’ingegnere competeva formalmente la gestione, il coordinamento dei dirigenti e il controllo mentre Giunchiglia operava in un contesto torbido, costellato di favoritismi e conflitti di interesse».