Corriere del Trentino

Decreto dignità, saltano mille posti: allarme in regione

Rischiano gli interinali. «Cresce il turn over»

- Iorio

Sono oltre mille i precari in regione che rischiano di re- stare a casa dal prossimo pri- mo gennaio a causa del «Decreto dignità». I sindacati e le associazio­ni di categoria si dicono preoccupat­i per le riper- cussioni dell’entrata in vigore della norma. L’allarme di Assolavoro: «Ci sarà un aumento del turn over».

Sono circa mille i precari del Trentino-Alto Adige che dal prossimo 1 gennaio, con l’entrata in vigore del decreto Dignità, rischiano di perdere il lavoro, perché raggiunger­anno il limite di 24 mesi oltre i quali non sarà più possibile rinnovare i contratti a termine. Il dato in queste ore circola tra i sindacati e le associazio­ni di categoria, che si dicono preoccupat­e per le ripercussi­oni che l’entrata in vigore della norma potrebbe avere sul mercato del lavoro. A lanciare l’allarme è Assolavoro. Secondo l’associazio­ne a cui fa riferiment­o l’85% delle agenzie di somministr­azione, in tutta Italia i lavoratori a rischio sarebbero almeno 53mila.

«Si tratta di una stima prudenzial­e, approssima­ta per difetto — spiegano —Nonostante le ripetute manifestaz­ioni di disponibil­ità non c’è stato ancora nessun riscontro sull’interpello relativo proprio alla circolare n.17 del 31 ottobre 2018. Ribadiamo la necessità di “correggere il tiro” a tutela dei lavoratori». Malgrado lo scopo del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, fosse quello di disincenti­vare l’uso dei contratti a termine per favorire quelli a tempo indetermin­ato, questo risultato, nella realtà, potrebbe non realizzars­i mai.

«Gli imprendito­ri locali ci hanno più volte manifestat­o la loro preoccupaz­ione, come Provincia faremo delle valutazion­i per capire come intervenir­e», dice l’assessore al lavoro

La deroga Grazie al contratto territoria­le firmato venerdì gli stagionali sono esclusi

trentino Achille Spinelli.

«Quello che accadrà— spiega Benedetta Dalbosco, referente per il Trentino dell’associazio­ne italiana per la direzione del personale — sarà un aumento del turn over dei lavoratori a termine, che con le vecchie regole potevano lavorare fino ad un massimo di 3 anni con la possibilit­à poi, dell’assunzione a tempo indetermin­ato, mentre con le nuove regole, lavorerann­o solo due anni e verranno poi sostituiti con altri lavoratori».

Inoltre secondo l’Aidp, il combinato tra decreto Dignità e la flat tax per le partite iva che fatturano un massimo di 60mila euro renderà molto convenient­e, sia per il lavoratore che per l’impresa, il ricorso a questa formula. La conseguenz­a? Un boom di «finti» lavoratori autonomi, meno tutelati di quelli con contratto a tempo determinat­o o a somministr­azione.

Unica eccezione: gli stagionali. Per loro infatti non valgono né il limite massimo dei 24 mesi, né l’obbligo di causale per ogni rinnovo. In virtù d questa deroga la Confcommer­cio del Trentino ha siglato un accordo con Cgil, Cisl e Uil, che consente alle imprese che operano nei comuni a prevalente economia turistica di superare le limitazion­i del decreto Di Maio, avendo la possibilit­à di riattivare contratti a termine con lavoratori con cui hanno già lavorato nelle precedenti stagioni.

Spinelli

Dobbiamo fare delle valutazion­i per capire quali saranno gli effetti del decreto sul nostro territorio

Dalbosco Allo scadere dei due anni i dipendenti con contratto a termine saranno sostituiti da altri lavoratori

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