Corriere del Trentino

Le molte alleanze della Volksparte­i

- Toni Visentini

ABolzano governa ancora con il Pd, ma ormai la considera un’esperienza in scadenza perché si tratta di un alleato perdente. A Merano invece governa con i Verdi. A Laives è invece alleata della Lega di Salvini, il partito dei vincenti. E la stessa alleanza è ormai alle porte pure in Provincia. Ma intanto lavora però addirittur­a anche a un’intesa con Forza Italia per le prossime elezioni europee in quanto si vergogna di presentars­i con il Carroccio salviniano su quel palcosceni­co. In politica l’importante è saper tirare fuori quanto di più vantaggios­o si può da ogni situazione, ma c’è da farsi venire il mal di testa di fronte a questa Volksparte­i- partitoZel­ig che si adatta a ogni contesto. Alcuni mesi fa faceva eleggere Bressa e Boschi e adesso, senza arrossire, porta in giunta gli uomini di Salvini. Sarà dunque anche vero che destra e sinistra non esistono più, che viviamo in tempi in cui la flessibili­tà la parola d’ordine e che solo gli stupidi non cambiano idea, ma la Volksparte­i dà veramente l’impression­e di esagerare in questo suo contorsion­ismo politico.

In mezzo a questo labirinto politico troviamo emblematic­amente il presidente Arno Kompatsche­r. L’uomo nuovo della Stella alpina si trova in realtà in una posizione scomodissi­ma, tanto da apparire quasi prigionier­o delle scelte che fanno i suoi compagni di partito ma che lui non condivide. Comunque le porta avanti come un buon soldato che obbedisce agli ordini. Succede con la vicenda del doppio passaporto dove , a mezza voce e quasi in camera caritatis, Kompatsche­r non manca occasione per dire che si tratta di una scelta sbagliata e pericolosa. Ma la sostiene egualmente perché lo ha deciso il partito. La stessa cosa succede con questa alleanza con Salvini. Ebbene, simile scelta pro lega non piace al Landeshaup­tmann ma l’ha fatta il partito. Lui se ne vergogna al punto da rendersi protagonis­ta di una mossa un tantino bizzarra per cercare di salvarsi la faccia chiedendo a Salvini la firma della famosa carta dei valori. Ovviamente niente firma e il Carroccio sta per entrare in giunta con Kompatsche­r presidente.

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