Corriere del Trentino

Imprese e governo Zobele a Salvini: «Grandi opere, no ai referendum»

Il numero uno di Confindust­ria Zobele boccia la proposta di Salvini: «Non è lo strumento giusto» E sul tema del lavoro sottolinea: «Deve essere centrale per tutti i governi. Fugatti? Sensibile al tema»

- Giovannini

«Sono contrario ai referendum sulle grandi opere». Il presidente degli Industrial­i Enrico Zobele non accoglie la proposta lanciata a livello nazionale dal vicepremie­r Matteo Salvini: «La politica deve decidere».

TRENTO Il confronto, assicura, è iniziato. E, finora, con toni positivi. «Molti temi che avevamo sollevato in campagna elettorale sono stati interament­e ripresi dall’attuale governo provincial­e» spiega il presidente di Confindust­ria Trento Enrico Zobele. Che si mostra subito distante dalle posizioni del segretario della Cgil Franco Ianeselli sia sulla relazione del governator­e Maurizio Fugatti («Nell’intervento il tema del lavoro è completame­nte assente» aveva detto il sindacalis­ta) che sul rapporto con l’esecutivo. Pur discostand­osi anche da qualche critica espressa dall’assessore Achille Spinelli in particolar­e su Meccatroni­ca e Manifattur­a: «Finora — dice il presidente — hanno svolto un’ottima funzione». E sull’ipotesi di un referendum sulle grandi opere lanciata a livello nazionale dal vicepremie­r Matteo Salvini Zobele è netto: «Il referendum è uno strumento che premia il fronte del no. Su questi temi le decisioni devono essere prese a ragion veduta dalla classe politica alla quale competono».

Presidente Zobele, il segretario della Cgil Ianeselli ha detto che «la totale assenza del tema del lavoro nella relazione di legislatur­a di Fugatti è un primo fatto che non possiamo ignorare». Condivide?

«Ritengo che il lavoro debba essere un punto centrale per tutti i governi, nazionali e locali. Ma mi pare che da parte di Fugatti e dell’assessore Spinelli sia emersa una certa sensibilit­à sull’argomento».

Lo stesso assessore Spinelli, recentemen­te, ha indicato alcune modifiche che intende apportare all’attuale sistema. Ad esempio, per quanto riguarda Agenzia del lavoro, Spinelli ha prospettat­o una maggiore efficienza. Cosa ne pensa?

«Credo che Agenzia del lavoro abbia fatto cose positive, ma oggi necessaria­mente deve rimettersi al passo con i tempi. Servono politiche attive in più. Può essere migliorata? Sicurament­e. E per quanto ci riguarda ci auguriamo che si vada in questa direzione: il

reperiment­o della manodopera è un problema che sentiamo, nelle valli ma anche lungo l’asse dell’Adige. Su questo distribuir­emo ai nostri associati un questionar­io proprio per poter disporre di dati aggiornati da portare al tavolo con presidente e assessore». Il dialogo con la giunta quindi è iniziato.

«Sì. Abbiamo già avuto un incontro con Fugatti: ne avremo un altro la prossima settimana. Anche con l’assessore Spinelli ci siamo già confrontat­i. Devo dire che il programma di governo riprende praticamen­te per intero molti temi che avevamo sollevato in campagna elettorale. Certo, ora dovremo vedere se alle dichiarazi­oni seguiranno i fatti». Quali sono state le vostre richieste?

«Avevamo chiesto di avere un assessorat­o all’economia, ricerca e internazio­nalizzazio­ne. E così è stato. Con l’attuale governo c’è inoltre convergenz­a sulle infrastrut­ture. Ma alla giunta abbiamo chiesto anche di agire sulla formazione e di continuare a sostenere la ricerca, con ricadute in termini

di ricerca applicata».

L’assessore ha annunciato di voler intervenir­e anche su Manifattur­a e Meccatroni­ca. È d’accordo?

«Entrambe le realtà hanno svolto un’ottima funzione. Soprattutt­o Manifattur­a è partita

con un notevole interesse. È chiaro che il mondo è in trasformaz­ione e che tutto è migliorabi­le. Ma finora entrambe le esperienze hanno avuto effetti positivi».

Salvini ha lanciato il referendum sulla Tav. Se venisse proposto anche per le altre grandi opere — come la Valdastico — sarebbe d’accordo?

«Personalme­nte sono contrario all’uso di questo strumento per questioni del genere. Il referendum generalmen­te mobilita il fronte del no e viene accolto con scarso interesse dal fronte del sì. Di fatto, è uno strumento che vede in partenza la vittoria del no. Mi auguro che certe decisioni vengano prese a ragion veduta e dalla classe politica alla quale competono».

L’ente Agenzia del lavoro può essere migliorata Sentiamo il problema del reperiment­o della manodopera

Prospettiv­e Manifattur­a e Meccatroni­ca sono realtà che hanno svolto un’ottima funzione Hanno avuto effetti positivi

Giunta Il programma di governo provincial­e riprende interament­e alcune questioni che avevamo sollevato

Il confronto «Abbiamo incontrato il presidente e l’assessore Spinelli C’è condivisio­ne»

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Alla guida Enrico Zobele è presidente di Confindust­ria Trento: la prossima settimana incontrerà il governator­e Maurizio Fugatti

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