Il teatro (e gli strumenti) costruiti nel ghiaccio
Tim Linhart ha creato un sogno nel cuore dei monti Ice Music Festival, dal 5 gennaio
Un igloo-sala concerti a 2.600 metri a meno cinque gradi: è l’esperienza dell’«Ice Dome», il teatro di ghiaccio realizzato sul Presena dall’artista americano Tim Linhart che verrà inaugurato a gennaio e che ospiterà ogni settimana due o tre concerti di artisti internazionali.
Ghiaccio, ovunque. Alle pareti, sul soffitto, anche negli strumenti. Dentro e fuori. Un bianco accecante a perdita d’occhio sul ghiacciaio Presena in Trentino, tra Pontedilegno e Tonale. E’ l’esperienza dell’«Ice Dome», il teatro di ghiaccio a 2600 metri, avvolto dal manto di neve che riempie quelle montagne. Nel teatro si suonano strumenti rigorosamente di ghiaccio, dal violino al violoncello, al clavicembalo. Un progetto realizzato dall’artista americano Tim Linhart, che da 36 anni lavora questa materia, così innamorato del ghiaccio da avere deciso di vivere in Svezia. Un teatro da 200 posti, che verrà inaugurato a gennaio e ospiterà ogni settimana due o tre concerti di artisti internazionali, dalla classica, al rock al jazz, nella stagione «Ice Music Festival», lunga tre mesi. «E’ un’ esperienza ultraterrena - spiega Tim Linhart - : entrare in una sala concerto-igloo, è come trovarsi in una discoteca in paradiso: l’orchestra di ghiaccio e le mura scintillano e risplendono, irradiano i colori dell’arcobaleno. La voce del ghiaccio ha una bellezza quasi angelica. Una sensazione magica».
Per raggiungere il teatro di ghiaccio sul Presena, si sale con la cabinovia che parte dal Passo Tonale. E dopo i concerti, per chi vuole, c’è la cena in quota al vicino ristorante Paradiso.
«Il bello di quest’esperienza è la particolarità del suono degli strumenti di ghiaccio rivela Corrado Bungaro, violinista e direttore artistico dell’Ice Music Festival - , la vibrazione è diversa, quella del legno non può essere paragonata a quella dell’acqua, la sensazione è di sentirla con tutto il corpo». Ogni concerto dura 45 minuti e la temperatura all’interno del teatro di ghiaccio dev’essere sempre di meno 5 gradi, solo così gli strumenti possono essere suonati. Per mantenere la temperatura e evitare il calore, l’illuminazione è solo a
led. «Anche gli strumenti contengono led che li illuminano dall’interno - fa sapere Corrado Bungaro - . Sono strumenti che non vanno toccati con le mani perchè il calore li danneggia». Bungaro ha suonato un violino di ghiaccio. Ed è già stato in un teatro-igloo. «Una sensazione unica di meraviglia e stupore - dice - . Un suono che affronta i grandi temi del mutamento climatico, l’acqua e la sostenibilità senza bisogno di parole».
Per costruire il teatro di ghiaccio ci sono voluti 5000 metri cubi di neve. «Da più di un anno lavoriamo a questo progetto evidenzia l’architetto Michele Bertolini, del Consorzio Adamello Ski, uno degli enti promotori dell’iniziativa - . Sono stati realizzati tre grandi igloo, posizionati uno sull’altro, l’altezza della struttura è di nove metri. E’ una vera e propria opera d’arte. Adesso ci sono 12 persone al lavoro giorno e notte per ultimarla. La sfida è offrire una stagione lunga tre mesi in cui si possa frequentare il teatro di ghiaccio».
Un’opera imponente, che veicola anche un messaggio. «Ice Music e l’orchestra di strumenti di ghiaccio sono fatti delle stesse molecole di H2O di cui siamo fatti anche noi - sottolinea l’artista Tim Linhart - , ovunque si trova l’acqua troveremo vita, tranne dove l’acqua è congelata, nel ghiaccio. E come artista io voglio dare vita al ghiaccio: ogni strumento avrà un singolo dialogo con gli spettatori. La natura temporanea a fragile del ghiaccio ci ricorda il destino che con il ghiaccio condividiamo, la trasformazione. Quello di cui ha bisogno il mondo in questo momento è una nuova etica che porti a lavorare insieme agli elementi della natura e all’ambiente, questo dev’essere il vero cambiamento».
Il progetto ha un costo di 300mila euro, sostenuto dai promotori, il Consorzio Adamello Ski Pontedilegno Tonale, l’azienda per il Turismo Val di Sole e Trentino Marketing.
Ad inaugurare il festival tra i ghiacci, il 5 gennaio (alle 16) la band trentina The Bastard Sons of Dioniso. Il 12 gennaio Loris Vescovo, il cantautore friulano vincitore del premio Tenco. Il 19 il vibrafonista trentino Mirko Pedrotti. Il 26 gennaio il quartetto d’archi Alborada String Quartet tra musica barocca e Novecento e poi molti altri, tra cui il chitarrista brasiliano Roberto Taufic. Tutto il programma della rassegna «Ice Music Festival» con gli artisti e ogni appuntamento, si può trovare su www.pontedilegnotonale.com e su www.valdisole.net
Un’esperienza ultraterrena: l’orchestra di ghiaccio e le mura scintillano e risplendono, irradiano i colori dell’arcobaleno. Una sensazione magica