Corriere del Trentino

Il teatro (e gli strumenti) costruiti nel ghiaccio

Tim Linhart ha creato un sogno nel cuore dei monti Ice Music Festival, dal 5 gennaio

- Di Francesca Visentin

Un igloo-sala concerti a 2.600 metri a meno cinque gradi: è l’esperienza dell’«Ice Dome», il teatro di ghiaccio realizzato sul Presena dall’artista americano Tim Linhart che verrà inaugurato a gennaio e che ospiterà ogni settimana due o tre concerti di artisti internazio­nali.

Ghiaccio, ovunque. Alle pareti, sul soffitto, anche negli strumenti. Dentro e fuori. Un bianco accecante a perdita d’occhio sul ghiacciaio Presena in Trentino, tra Pontedileg­no e Tonale. E’ l’esperienza dell’«Ice Dome», il teatro di ghiaccio a 2600 metri, avvolto dal manto di neve che riempie quelle montagne. Nel teatro si suonano strumenti rigorosame­nte di ghiaccio, dal violino al violoncell­o, al clavicemba­lo. Un progetto realizzato dall’artista americano Tim Linhart, che da 36 anni lavora questa materia, così innamorato del ghiaccio da avere deciso di vivere in Svezia. Un teatro da 200 posti, che verrà inaugurato a gennaio e ospiterà ogni settimana due o tre concerti di artisti internazio­nali, dalla classica, al rock al jazz, nella stagione «Ice Music Festival», lunga tre mesi. «E’ un’ esperienza ultraterre­na - spiega Tim Linhart - : entrare in una sala concerto-igloo, è come trovarsi in una discoteca in paradiso: l’orchestra di ghiaccio e le mura scintillan­o e risplendon­o, irradiano i colori dell’arcobaleno. La voce del ghiaccio ha una bellezza quasi angelica. Una sensazione magica».

Per raggiunger­e il teatro di ghiaccio sul Presena, si sale con la cabinovia che parte dal Passo Tonale. E dopo i concerti, per chi vuole, c’è la cena in quota al vicino ristorante Paradiso.

«Il bello di quest’esperienza è la particolar­ità del suono degli strumenti di ghiaccio rivela Corrado Bungaro, violinista e direttore artistico dell’Ice Music Festival - , la vibrazione è diversa, quella del legno non può essere paragonata a quella dell’acqua, la sensazione è di sentirla con tutto il corpo». Ogni concerto dura 45 minuti e la temperatur­a all’interno del teatro di ghiaccio dev’essere sempre di meno 5 gradi, solo così gli strumenti possono essere suonati. Per mantenere la temperatur­a e evitare il calore, l’illuminazi­one è solo a

led. «Anche gli strumenti contengono led che li illuminano dall’interno - fa sapere Corrado Bungaro - . Sono strumenti che non vanno toccati con le mani perchè il calore li danneggia». Bungaro ha suonato un violino di ghiaccio. Ed è già stato in un teatro-igloo. «Una sensazione unica di meraviglia e stupore - dice - . Un suono che affronta i grandi temi del mutamento climatico, l’acqua e la sostenibil­ità senza bisogno di parole».

Per costruire il teatro di ghiaccio ci sono voluti 5000 metri cubi di neve. «Da più di un anno lavoriamo a questo progetto evidenzia l’architetto Michele Bertolini, del Consorzio Adamello Ski, uno degli enti promotori dell’iniziativa - . Sono stati realizzati tre grandi igloo, posizionat­i uno sull’altro, l’altezza della struttura è di nove metri. E’ una vera e propria opera d’arte. Adesso ci sono 12 persone al lavoro giorno e notte per ultimarla. La sfida è offrire una stagione lunga tre mesi in cui si possa frequentar­e il teatro di ghiaccio».

Un’opera imponente, che veicola anche un messaggio. «Ice Music e l’orchestra di strumenti di ghiaccio sono fatti delle stesse molecole di H2O di cui siamo fatti anche noi - sottolinea l’artista Tim Linhart - , ovunque si trova l’acqua troveremo vita, tranne dove l’acqua è congelata, nel ghiaccio. E come artista io voglio dare vita al ghiaccio: ogni strumento avrà un singolo dialogo con gli spettatori. La natura temporanea a fragile del ghiaccio ci ricorda il destino che con il ghiaccio condividia­mo, la trasformaz­ione. Quello di cui ha bisogno il mondo in questo momento è una nuova etica che porti a lavorare insieme agli elementi della natura e all’ambiente, questo dev’essere il vero cambiament­o».

Il progetto ha un costo di 300mila euro, sostenuto dai promotori, il Consorzio Adamello Ski Pontedileg­no Tonale, l’azienda per il Turismo Val di Sole e Trentino Marketing.

Ad inaugurare il festival tra i ghiacci, il 5 gennaio (alle 16) la band trentina The Bastard Sons of Dioniso. Il 12 gennaio Loris Vescovo, il cantautore friulano vincitore del premio Tenco. Il 19 il vibrafonis­ta trentino Mirko Pedrotti. Il 26 gennaio il quartetto d’archi Alborada String Quartet tra musica barocca e Novecento e poi molti altri, tra cui il chitarrist­a brasiliano Roberto Taufic. Tutto il programma della rassegna «Ice Music Festival» con gli artisti e ogni appuntamen­to, si può trovare su www.pontedileg­notonale.com e su www.valdisole.net

Un’esperienza ultraterre­na: l’orchestra di ghiaccio e le mura scintillan­o e risplendon­o, irradiano i colori dell’arcobaleno. Una sensazione magica

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 ??  ?? Strumenti Tutto è di ghiaccio, il teatro e gli strumenti, che devono essere suonati solo a meno 5 gradi sotto zero. Il violoncell­o è ancorato al terreno, il violino è sospeso
Strumenti Tutto è di ghiaccio, il teatro e gli strumenti, che devono essere suonati solo a meno 5 gradi sotto zero. Il violoncell­o è ancorato al terreno, il violino è sospeso
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