Dalla, Jannacci, Zero: la stagione dell’Ufo
Il revival del club che portò i grandi artisti a Trento. «Cambiammo la città»
Trento torna agli anni Settanta e festeggia oggi l’«Ufo club», la discoteca nata nel 1974 che accolse grandi personaggi nazionali come Franco Califano, Enzo Jannacci, Lucio Dalla, ma ancora Mia Martini e i Matia Bazar. «Un’esperienza indimenticabile, sono stati anni molto belli ma impegnativi» ricorda Lello Carella, l’ideatore della discoteca. «L’Ufo fu un giusto connubio tra moda e cultura musicale» commenta ancora Pio.
TRENTO Correva l’anno 1974 e in una Trento risvegliata dai movimenti studenteschi e dove oggi c’è la Galleria civica di via Belenzani Gino Paoli, già noto con Sapore di sale, inaugurava la discoteca «Ufo club» dell’eclettico Lello Carella. Era settembre.
Nelle attuali sale della Galleria trovavano spazio tre attività dello stesso gestore: sopra la «Pizzeria Tre di» e un salone di parrucchiera e, sotto, l’Ufo, divanetti floreali rosa e fucsia, colonne in pietra e tanta tanta musica funky, soul, jazz, rock e musica d’autore. Oltre ai concerti. I primi grandi live della città furono qui, in un momento in cui impazzava la vita notturna della Trento che voleva divertirsi in un ambiente elegante e per tutte le età.
Furono in molti i cantanti e i cabarettisti già noti o a inizio carriera che dal noto Derby di Milano si esibivano nella discoteca in pieno centro città, a due passi dal Duomo, attiva fino al 1983 con un pubblico che giungeva da tutto il Triveneto. Da qui, infatti, passarono Renato Zero impegnato nella sua prima tournée del ’76, Franco Califano in quegli anni noto con Tutto il resto è noia, Enzo Jannacci che in quel periodo cantava Messico e nuvole e il già affermato Lucio Dalla con i suoi Occhi di ragazza, e ancora Matia Bazar, Ricchi e Poveri, Mia Martini, Roberta Kelly e molti altri artisti. E poi, il cabaret. Sul palco salirono Gianfranco Funari alle prime armi, i Gatti di Vicolo Miracoli con Diego Abatantuono che in all’epoca li seguiva come elettricista, poi Enzo Beruschi e Teo Teocoli, senza dimenticare la grande Franca Valeri oltre a Gianni Boncompagni che fece una diretta della trasmissione allora in voga, «Supersonic». Nove anni intensi, spaziali, quelli dell’«Ufo», insomma, bevuti tutti d’un fiato dai frequentatori dell’epoca prima dell’arrivo di altre discoteche con multisale e parcheggi, concorrenza che ne decretò la chiusura, e la sua successiva riapertura con nuova formula e nome sempre con Carella al timone.
E proprio oggi l’Ufo e il suo ideatore e titolare Lello, 81 anni compiuti ieri, verranno celebrati insieme ad alcuni protagonisti, frequentatori e animatori di quel periodo in una serata al ristorante wine-bar Ai Vicoli di piazza Verzeri con l’evento «C’era una volta l’Ufo». Sarà riproposta l’atmosfera ma anche la musica con i dj Pio Leonardelli, Jeffrey e Armandino, con Claudio, il disc jokey storico e soprattutto creatore della pagina Facebook «Nostalgia discoteca Ufo club», che ha dato il «là» alla serata amarcord.
Insieme alle musiche e atmosfere di quegli anni ci saranno i ricordi degli stessi protagonisti, per la prima volta dopo 45 anni. A cominciare da Lello. «Sono stati anni molto impegnativi ma belli, è stata una esperienza indimenticabile», racconta. Ma anche quelli di Catullo, il primo barman che sottolinea come «non fu facile aprire la prima discoteca del Trentino in una città così condizionata dalla Chiesa, si temeva diventasse un posto di perdizione, invece fu il ritrovo della Trento bene e nel fine settimana pista da ballo per i giovanissimi», dice. Tanto scatenati che, ricorda invece Claudio, «si portavano il cambio dei vestiti da mettere a fine serata tanto avevano ballato». «L’Ufo fu un giusto connubio tra moda e cultura musicale – commenta Pio, promotore della serata con Carrozzone Eventi – oggi portiamo in centro la storica discoteca, dalle 19 alle 24, con la musica di quel tempo e quello stile unico» di musica e classe. E allora, via alle danze.
Lello Carella Sono stati anni molto belli ma impegnativi: una esperienza indimenticabile