Bilancio, centrodestra stoppato «Richieste tardive irrealizzabili»
Gilmozzi replica all’opposizione: «Finora mai un’indicazione»
L’assessore Per l’ex Sit occorrerebbe un progetto preliminare da approvare entro fine mese Non ci sono i tempi tecnici
TRENTO L’accoglimento di tutte le richieste contenute in un maxi-emendamento oppure il suo moltiplicarsi ostruzionistico fino a 500. All’aut aut imposto dal centrodestra alla maggioranza del capoluogo Italo Gilmozzi risponde picche: «Ho sollecitato più volte le minoranze a fare delle proposte in commissione per arrivare alla presentazione di un bilancio condiviso — sostiene il titolare di lavori pubblici e bilancio — ma indicazioni non ne sono mai arrivate: fossero giunte prima vi si sarebbe anche potuto ragionare».
Ora, evidenzia l’assessore, è troppo tardi. Anche perché una delle richieste di modifica al bilancio del Comune di Trento per il 2019 avanzate dal centrodestra riguarda il raddoppio dei posti auto nel piazzale ex Sit con l’inserimento di un chioschetto nell’area: «Per mettere a bilancio 1,2 milioni di euro per questo intervento occorre avere un progetto preliminare approi vato entro il 31 dicembre e in così poco tempo non può essere realizzato — fa sapere Gilmozzi — Da un punto di vista amministrativo, dunque, è impossibile prevedere nel bilancio del prossimo anno quell’intervento. Ne ho già parlato a livello informale con consiglieri Andrea Merler e Bruna Giuliani, vedremo che approfondimenti si potranno fare. Eventualmente si può pensare a inserire le risorse nel 2020, valutando, ovviamente, la fattibilità tecnica dell’intervento e la condivisione politica della maggioranza». Fra le altre richieste del centrodestra, da soddisfare stornando uno dei tre milioni previsti per la riqualificazione dell’ex Atesina, anche i campetti da basket nel lido esterno del centro Manazzon, il progetto preliminare del parco fluviale «Foci dell’Avisio» e l’estensione del servizio di videosorveglianza in alcune vie del centro storico: «Il progetto per l’ex Atesina lo andremo ad approvare entro fine mese — prosegue Gilmozzi — è impraticabile dal punto di vista tecnico dire una settimana prima della fine dell’anno che non sarebbe più finanziato con tre milioni di euro ma con due».
L’assessore non nasconde il suo «rammarico per la mancanza di volontà, da parte delle minoranze, di condividere un percorso in tempi ragionevolmente più consoni alle possibilità amministrative».